Non fará notizia come la battuta sul basket, ma vorrei tornare sulla discussione dell’assestamento di bilancio per evidenziare il ruolo positivo svolto dal presidente dell’assemblea.
Giunti al momento della discussione degli emendamenti, il presidente Cattaneo ha preso atto dell’opinione della Giunta, ma l’ha corretta consentendo la discussione di una dozzina di emendamenti che, a giudizio dell’assessore al bilancio Garavaglia non erano da considerare ammissibili.
Devo ringraziare il presidente Cattaneo, perchè mi sono sentito tutelato come consigliere. Sembrerá strano, ma negli scorsi tre anni non era capitato così di frequente di sentire il presidente dell’assemblea contraddire la Giunta e decidere di andare dritto per la propria strada.
All’origine della diatriba c’era la copertura finanziaria degli emendamenti proposti.
Secondo la Giunta la copertura mancava perché la somma di tutti gli emendamenti in questione andava oltre la capienza del capitolo di bilancio in cui si indicava di voler pescare le risorse necessarie.
Il presidente del consiglio Cattaneo ha applicato invece un altro criterio: gli emendamenti andavano comunque votati, perchè, se ne fossero stati approvati solo alcuni (e non la totalitá), la copertura finanziaria poteva essere garantita.
Poco importa se poi tutti gli emendamenti in questione sono stati respinti.
La possibilitá di votarli è stata comunque garanzia di poter almeno avere un giudizio da parte dell’assemblea e non una liquidazione preventiva da parte della Giunta.
Potrá sembrare un mero atto formale, ma la democrazia è fatta anche, o forse soprattutto, di questo.
Un grazie dunque a Cattaneo, perchè l’ho sentito davvero in questa occasione come il presidente di tutti e ho visto garantite le prerogative del Consiglio, troppo spesso sminuite da atteggiamenti sbrigativi della Giunta.