Concorso presidi annullato: e ora?

12 Luglio 2013 di fabio pizzul

La Sentenza del Consiglio di Stato conferma purtroppo che l’USR della Lombardia, sotto la direzione del Dott. Colosio, ha mancato alla principale funzione che gli è assegnata quando vengono svolti concorsi pubblici: organizzazione e controllo.
La leggerezza dell’Ufficio viene pagata cara da chi è risultato idoneo e dalle scuole lombarde che avranno, almeno per un altro anno, centinaia di presidi non a tempo pieno.  A coloro che erano risultati idonei nel concorso azzoppato va la nostra solidarietà e vicinanza. Ma l’amministrazione scolastica, a questo punto, non perda tempo.

La sentenza, che ci amareggia, ma che non possiamo che rispettare, prevede che vengano re-imbustati e ri-corretti gli elaborati di tutti i candidati che erano stati ammessi agli scritti. Il Ministero nomini al più presto una nuova commissione che possa celermente riesaminare gli elaborati degli oltre 900 concorrenti. Si proceda quindi, nel tempo più breve possibile, a concludere il concorso e ad assegnare i posti vacanti in Lombardia.

Chiediamo che sia data una risposta in tempi molto rapidi alla scuola della nostra regione.
Nessuna norma speciale per la sola Lombardia, ma la correzione di una scelta inopinata del ministro Gelmini. Il Parlamento e il Governo possono modificare con decretazione d’urgenza la normativa vigente e concedere l’esonero integrale dall’insegnamento ai docenti che svolgeranno la funzione di vicario. In questo modo potranno dedicarsi a tempo pieno al loro incarico nelle sempre più numerose scuole lombarde che saranno affidate a dirigenti reggenti. I parlamentari del Pd sono già al lavoro per garantire questa possibile soluzione di emergenza.  Occorre anche ricordare che la Lombardia è stata più efficiente di altre regioni nel realizzare il dimensionamento scolastico, secondo le richieste del governo centrale: ora rischia di essere ulteriormente penalizzata e questo non è tollerabile. E’ importante che si agisca su tutti i tavoli per evitarlo, per questo invitiamo l’assessore Aprea ad unirsi a noi nel chiedere che da Roma arrivino decisioni rapide che possano offrire un po’ di sollievo alle scuole lombarde.

Un commento su “Concorso presidi annullato: e ora?

  1. Simonetta Cavalieri

    La ringrazio per la solidarietà, piuttosto che niente va bene anche quella.
    Dopo l’uscita della sentenza ho capito lo spirito dei suoi ultimi messaggi, da me commentati duramente qualche giorno fa, e la voluta confusione tra vincitori di concorso e chi tout-court invece ha sostenuto il concorso.
    Così come chiari sono apparsi i proclami di chi, dall’interno della Pubblica Amministrazione, già due settimane fa, quindi prima della sentenza, ne dava conto quasi ne conoscesse per filo e per segno i dettagli così inaspettati.
    Io rispetto le sentenze, tutte!!!
    Ma non smetterò di dire in qualsiasi sede che dietro a questo concorso si muovono interessi “altri” rispetto a quelli della scuola, in particolare lombarda.
    Spero che lei non ne sia coinvolto. Ma se così non fosse non sarebbe degno di occupare il posto in cui oggi è insediato.
    I valori di giustizia e correttezza non si sbandierano nei proclami pubblici ma si testimoniano tutti i giorni, nella vita quotidiana, nel lavoro, davanti a studenti ….e figli…potere e arricchimento non ci interessano.
    Andremo avanti a testa alta, forti dell’avversario superato un concorso durissimo e non attraverso raccomandazioni e buste trasparenti. La ricorrezione ce ne darà merito.
    In ultimo, a lei che nel territorio lombardo rappresenta il PD ricordo che anche in questa occasione avete dato prova di essere “miopi” e “scollati” dalla realtà, complici di quella crisi di valori che continuerà a produrre perdita di fiducia nelle istituzioni e nella politica, quella vera al servizio dei cittadini e, naturalmente, perdita di voti.
    Dico questo con grande rammarico, da vecchia elettrice del PCI prima e del PDS, DS e PD poi.
    Il concorso, a causa di interessi privati, è diventato una contrapposizione tra PD e “altro”. Ci pensi!!!!!
    Faccia arrivare forte e chiaro il messaggio a Roma a chi, all’interno del suo partito, si spaccia per responsabile scuola piuttosto che di politiche di formazione e lavoro e che in tutto questo anno è stato pubblicamente silente e forse si è occupato di concorso solo privatamente.
    A Ministro, invece, rappresenteremo la situazione lombarda direttamente, senza mediazione alcuna.
    Simonetta Cavalieri

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