Leggendo un librettino di Papa Francesco sulla cittá che Famiglia Cristiana ha allegato a un suo numero di qualche settimana fa, mi sono imbattuto in alcune considerazioni sul rapporto tra cristiano e cittá che mi paiono molto efficaci.
Erano parte di una lettera alla diocesi di Buenos Aires che il cardinal Bergoglio aveva scritto a commento di un documento delle conferenze episcopali latinoamericane sull’evangelizzazione nelle cittá noto come documento di Aparecida.
Nella loro semplicitá le frasi che vi propongo indicano tre atteggiamenti fondamentali per uno sguardo nuovo e una presenza ricca del credente nella propria cittá.
Ve le offro come piccolo spunto di riflessione.
Possiamo dire che lo sguardo del credente sulla cittá si risolve in tre atteggiamenti concreti:
– L’uscire da se stessi incontro all’altro si risolve nella vicinanza, in atteggiamenti di prossimitá. Il nostro sguardo deve essere sempre capace di uscir fuori e farsi prossimo. Non dev’essere autoreferenziale, ma trascendente.
– Il fermento e il seme della fede si risolvono nella testimonianza (beati voi se, conoscendo queste cose, le metterete in pratica). È la dimensione martiriale della fede.
– L’accompagnamento si risolve nella pazienza, nella hypomoné, che segue passo passo i processi senza bistrattare i limiti.
Mi sembra che da qui debba passare il serizio che, come uomini e donne credenti, possiamo offrire alla nostra cittá.
Pizzul,
vorrei ricordarti che sei un politico, avrei l’ambizione di sentirti parlare di politica non di chiesa! e di Papa.Per caritàripeto molto degno, maad un politico chiedo altro!
sara finzi
…però farsi prossimo e prestare servizio alla città mi sembrano temi politici. Dovrebbero trovare eco nel cuore e nella mente di ogni cittadino/a