Il centro sinistra conquista sul filo di lana il Friuli.
Solo 2000 voti separano il presidente uscente Tondo dall’eurodeputata del PD.
“Un tic di soreli tal miec di tante ploe”, ho commentato a caldo su twitter, ovvero, un raggio di sole in mezzo a tanta pioggia.
Complimenti alla Serracchiani che con entusiasmo e determinazione ha vinto una partita non facile, con l’handicap di quello che solo poche ore prima era accaduto a Roma.
Molto bassa la percentuale dei votanti (intorno al 50%).
Il Movimento 5 Stelle, che aveva sperato nell’exploit dopo l’incursione di Grillo alla fine della campagna elettorale, incassa un forte arretramento rispetto al risultato delle elezioni politiche, ma si conferma ampiamente come terza forza in campo.
Leggo la vittoria della Serracchiani come una prima risposta al sogno della macroregione che Maroni considera come territorio d’elezione per la rifondazione leghista: l’8% raccolto dal suo movimento tra Tagliamento e Isonzo mi pare un segnale piuttosto chiaro.
Il Friuli è terra di confine, terra di antica emigrazione, di grandi tragedie come il terremoto del ’76; terra che ha conosciuto il boom delle piccole imprese e il sogno del Nord-Est, ma che ha sperimentato poi duramente il declino e la crisi. E’ terra dura e generosa che ha sempre saputo guardare con tenacia al futuro, ma che negli ultimi anni sembra aver smarrito entusiasmo e speranza.
Non sarà facile per la Serracchiani interpretare e superare queste contraddizioni, ma è una scommessa da giocare fino in fondo proprio a partire dalla ricchezza del confine, che arricchisce se apre agli altri, uccide se chiude in se stessi. L’esperienza di Debora in Europa non può che essere, in questo senso, preziosa.
si la serracchiani ha vinto e grillo è sceso, ma è scesa anche l’affluenza!
Di questo bisogna tenere conto. Basta demonicazzare Grillo. Guarda che anche Gherardo Colombo, Cacciari non capiscono la posizione del pd che non si è accordato su Rodotà!
La cattiva gestione di bersani l’avevo già denunciata al Dottor letta, ma come al solito prevalgono gli scranni anche per lui che è persona capace. Guarda Ichino mischinetto, mobbing dalla sua CGIL eterno, emigrazione in lista Civica per poter lavorare……ndr….ha già pronta a modifica sulla legge fornero per far entrare i giovani. leggitela e così capirai che mentre litigavate lui lavorava per far passare le cose concrete. E’ troppo comodo che letta che la pensa come lui, per non esporsi non l’abbia appoggiato! Ichino nella sua vita ha fatto battaglia sui contenuti, gli altri sulle poltrone e gli equilibri! Detto in faccia a letta! Il resto sono chiacchiere inutili. Se questo pd avesse prodotto prima un rinnovamento non ci sarebbe stato mai grillo. Ma ben venga Grillo a ricordarvi che la democrazia diretta deve essere anch’essa compresa e riformata. Ad esempio la legge sui referendum che dovranno riguardare anche scelte europee! e bisogna finirla di modificare la volontà del popolo italiano! finirla….la legge sul finanziamento ai partiti è stata bocciata da un referendum e l’avete reintrodotta peggiore di quello che c’era ed in più i partiti rubano a destra e a sinistra. Il referendum sull’acqua pubblica che il pd non ha sostenuto perchè si è adeguata alla cara europa è stato vinto e la volontà popolare va rispettata! a parigi che l’avevano privatizzata l’acqua stanno tornando indietro! non è che l’europa dei burocrati non faccia degli errori! Questi errori devono poter essere evidenti e rimendiati dai referendum abbrogativi come in svizzera! Il pd è un partito senza vera sintesi perchè è stata una sporca fusione a freddo. Lo spettacolo del parlamento mi indigna talmente tanto ma tanto da farmi sognare di uccidere un’intera classe dirigente. la terza repubblica non può più essere fatto con vecchi dirigenti e soprattutto deve darsi altre regole e produrre sintesi e trovare un corpo intermedio che mandi segnali chiari sui contenuti a roma. voi invece nelle regioni vivacchiate e basta nessuna sintesi su nulla! fino all’arrivo di matteo renzi! sbagliato tutto ma tutto bisogna fare una buona legge elettorale i provvedimenti urgenti per il paese: esodati, ammortizzatori sociali, liquidità e debiti alle imprese da saldare e poi al voto con la metà dei parlamentari. Ricordate si pensa soli e si sintetizza insieme e possibilmente nelle commissioni ristrette! L’aula applaude becera le rampogne di un presidente sofferente come il paese mentre dovrebbe vergognarsi ed abbassare la testa!