Una manifestazione importante e sentita che voleva radunare i più giovani atleti italiani. Eppure, gli studenti lombardi non c’erano. In occasione delle iniziative per il quarto anniversario del terribile terremoto de L’Aquila, si è tenuta la manifestazione di apertura delle finali nazionali di corsa campestre dei Giochi studenteschi, che ha coinvolto circa 600 studenti delle scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia. L’evento era organizzato dal Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con Coni, Fidal e Ministero dello Sport. La presenza di tanti giovani studenti, provenienti da ogni angolo d’Italia, ha voluto rappresentare un’ulteriore spinta per la rinascita della città, dimostrando così vicinanza e solidarietà della scuola italiana nei confronti delle studentesse, degli studenti e delle popolazioni duramente colpite dal terremoto.
Solo gli studenti e i docenti lombardi non hanno potuto partecipare e contribuire con la propria presenza a questo momento educativo. Dal responsabile dell’attività sportiva dell’Ufficio scolastico regionale Marco Bussetti è giunta “come unica motivazione la mancanza di tempo e risorse per organizzare la partecipazione regionale degli studenti”.
Con un’iterrogazione ho voluto chiedere al neo assessore allo sport della regione Antonio Rossi se fosse a conoscenza delle motivazioni che hanno portato all’esclusione della partecipazione degli studenti della Lombardia alle finali nazionali di corsa campestre e se potesse verificare se, anche in altre discipline, ci sia il rischio di veder mancare la partecipazione della rappresentanza lombarda.
Ho anche chiesto ad Antonio Rossi se non sia necessario un intervento della Regione per far sì che agli studenti lombardi non venga preclusa l’opportunità di partecipare ai Giochi studenteschi, una delle poche reali occasioni di collegamento e collaborazione tra scuola e mondo dello sport.
La brutta figura ormai è cosa fatta, la possibilità di evitarne altre c’è ancora.
Tieni conto che non si sono organizzate fase provinciali e nemmeno mi pare regionale per la campestre, dato che in autunno non c’era alcun finanziamento per queste attività; fondi poi sbloccati dopo sciopero novembre e erogati a febbraio. Quindi si è fatto appena in tempo di corsa ad organizzare sci,nuoto e quant’altro per la seconda parte dell’anno scolastico, ma non tutte le scuole hanno partecipato, visto che la programmazione si dovrebbe per coerenza stendere con largo anticipo e quindi avevano già progettato altro….Effettivamente organizzare un’altra iniziativa come la partecipazione all’Aquila non era semplice, bisognava rincorrere delibere, autorizzazioni, permessi visto che la campestre era stata cancellata dai programmi. Si rischiava di forzare la mano e di non essere rispettosi di un lavoro professionale degli insegnanti e delle scuola. Ciao, buon lavoro