Nella collanina Laterza che ho già avuto modo di citare nei giorni scorsi, Idòla, è stato pubblicato recentemente un breve librettino a firma prestigiosa: Zygmunt Baumann.
Al centro del tentativo di demistificazione è l’asserto secondo il quale la ricchezza di pochi avvantaggerebbe tutti.
Una tesi contraddetta dalle marcate diseguaglianze che le nostre società portano con sè e che ha portato a un allarmante allargamento della forbice tra povertà e ricchezza.
Baumann chiude le sue 95 pagine con una frase che offro alla vostra riflessione:
La nostra situazione è la conseguenza ultima dell’aver sostituito la competizione e la rivalità – modo d’essere drivante dal credere nell’arricchimento dei pochi come la via maestra per il benessere di tutti – all’anelito umano, troppo umano, a una coabitazione basata sulla cooperazione amichevole, la reciprocità, la fiducia, il riconoscimento e il rispetto vicendevole.
Un giudizio impietoso su tante nostre giornate e attività.
Ops….che un cattolico osi citare il pensiero di Papà Bauman per giunta Giudeo (perfidi giudei no!?) è il colmo! se poi lo cita per riempirsi la bocca non so, non conosco personalmente! una cosa però la so, ne vecchia nomenclatura dc e neppure quella pci, sono degni di citare le opere di giudei! dopo averli mandati ad Auswiw e soprattutto dopo averli odiati per secoli come uccisori di Gesù!
Io che ho 65 anni ne so qualcosa, ma poichè il gattopardo della politica cambia tutto per non cambiare nulla, c’è da mettersi le mani nei capelli! perchè vedi tutto quello che ho visto in regione nella nostra laida pancia pd era uno scempio intellettuale, morale e quant’altro…..solo cadreghe e basta e raccomandazioni tante e gente fan cazzista pure! tutto tranne chinarsi sulle cose e sulle persone reali. L’importante era cacciare i nostri figli per metterci i vostri raccomandati e possibilmente senza merito. Sai dirmi qualcosa su questo!? sai dirmi qualcosa su una banca il montepaschi (silenzio assoluto ed assordante…) che ha osato costruire una moschea in val d’elsa e metterci dentro la cultura dell’occidente…forse è un poco troppo non credi!? va bene il pauperismo possibilmente non d’accatto….ma….ogni cosa ha un ma… insisto ho voluto esserci in questi periodo dal 1992 in poi perchè volevo vedere dove si arrivava tra pauperismo d’accatto, globalismo e meridionalismo (di guai il meridionalismo d’accato di danni ne ha fatti anche troppi!) comincio a pensare che per chi ha un cervello il disgusto è il minimo e dopo il disgusto l’indignazione.