Ho scritto balla, e non balle, mi raccomando. Il presidente lombardo eletto sta penando e ballando più del previsto per mettere assieme la sua squadra di governo.
Lunedì dovrebbe arrivare, a 19 giorni dalle elezioni (!), la proclamazione di Roberto Maroni come presidente di Regione Lombardia. Il giorno dopo Maroni dovrebbe presentare la sua Giunta.
Durante l’ultimo confronto TV tra i candidati presidenti, il collega RAI Renato Andreolassi aveva invano chiesto a più riprese ai diversi candidati di indicare i nomi della loro futura squadra di governo. Maroni si era limitato a dire che bastava lui a garantire che la Lombardia sarebbe stata ben governata e che garantiva personalmente sulla qualità e la competenza degli assessori.
In questi giorni mi pare si sia capito perché non aveva voluto indicare alcun nome: il presidente Maroni deve sottostare a indicazioni e pressioni delle diverse anime della sua variegata maggioranza. E la tante volte enunciata attenzione per la competenza rischia di finire già in archivio.
Mi si obbietterà che le liturgie per la formazione di giunte e governi sono le stesse a prescindere da latitudine, colore e periodo politico, ma la baldanza personalistica del Bobo presidente mi para stia subendo un colpo piuttosto ben assestato.
Attendiamo ovviamente la lista ufficiale degli assessori per formulare giudizi e auguri di buon lavoro, ma più che i curricula mi sembra che in queste ora si stia consultando il sempre attuale “manuale Cencelli”, poco importa se nella sua traduzione in idioma lombardo. Anche perché le traduzioni, spesso, finiscono per peggiorare l’originale.
Balla, Maroni, balla!
15 Marzo 2013 di fabio pizzul
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