Nuova tegola sulle scuole lombarde che dovranno fare a meno di nuovi dirigenti scolastici ancora per un po’. Il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospendere il blocco sul concorso per dirigenti scolastici in Lombardia, confermando di fatto il sospetto che durante quel concorso siano avvenute delle irregolarità. Al di là del legittimo sconcerto di coloro che erano risultati vincitori del concorso stesso e in attesa della sentenza definitiva fissata per il 20 novembre, la decisione del Consiglio di Stato costringe l’Usr (Ufficio scolastico regionale) ad assegnare altre centinaia di reggenze nelle scuole lombarde. Una situazione molto difficile che rischia di compromettere il buon funzionamento di istituti scolastici già sotto pressione per la carenza di organico e di risorse. Un vero e proprio pasticcio che non potrà che ripercuotersi pesantemente su studenti e insegnanti.
E le motivazioni proposte dalla sentenza del Consiglio di Stato – il nome dei candidati sarebbe stato leggibile, senza garanzia di anonimato durante la correzione degli scritti a causa dell’utilizzo di buste trasparenti che avrebbero permesso l’identificazione degli autori dei compiti prima dell’assegnazione del voto – lasciano preludere per novembre il possibile definitivo annullamento del concorso per la Lombardia. Fatto che metterebbe una serie ipoteca sui prossimi anni della scuola lombarda. Non posso che prendere atto delle decisioni dell’organo della giustizia amministrativa, ma auspico che nelle prossime settimane si apra una riflessione a livello politico e amministrativo per tentare di ipotizzare qualche soluzione all’ormai evidente emergenza dei dirigenti scolastici in Lombardia. Anche l’ipotesi fatta per un concorso con procedura d’urgenza è se non altro da esplorare, ma pensare che si possa semplicemente prendere atto dell’eventuale annullamento dell’intero concorso attendendone uno futuro e al momento lontanissimo, non mi sembra logico né lungimirante. Il nuovo anno scolastico, a questo punto, non può che aprirsi con un ulteriore e significativo aumento delle reggenze, ma una situazione del genere non è sostenibile per i prossimi anni. Non si può attendere la sentenza del 20 novembre, bisogna muoversi al più presto.
Biosgna dire grazie a chi ha presentato il ricorso, nella convinzione che, anche senza vincerlo, in qualche modo avrebbero avuto un trattamento preferenziale da parte dell’amministrazione scolastica. Dispiace doverlo dire, ma è andata proprio così….