Tre banalità e un’idea per il PD

17 Luglio 2012 di fabio pizzul

Tre idee banali e scontate che mi piacerebbe che il PD sapesse comunicare:

– non siamo contro le preferenze, anche se preferiamo i collegi uninominali

– non siamo capaci solo di litigare, ma sappiamo discutere e decidere

– Vogliamo guidare il Paese e non ci accontentiamo di condizionarlo, come pare intenzionato a fare Berlusconi che dà l’impressione di voler correre più per non perdere potere che per governare l’Italia. Ma peferisco guardare all’interno del PD: servono i contributi di tutti e la capacità di non escludere i diversi, semmai di valorizzarli. Ciascuno deve portare il suo pezzettino di consenso per costruire un cammino largo e convincente, attraverso una mediazionemche ci faccia crescere e convincere fasce sempre più vaste degli elettori della affidabilità del PD.

E ora, una piccola proposta per la Lombardia.

Facciamo capire che siamo pronti.

Costruiamo fin da subito un Regolamento e strumenti per le primarie, cosí da farle scattare senza ritardi ed esitazioni appena arriverà il tempo.

Ed ecco qualche cenno per una proposta: primarie del PD aperte (con albo dei votanti) e collegi pluriprovinciali (4 in tutta la Lombardia) da far votare in fasi successive.

Scegliamo il candidato del PD e, se le altre forze della coalizione ce lo chiedono, presentiamolo alle primarie di coalizione che saranno in un unico turno regionale.

Potremo entrare nel dettaglio quanto prima, ma accenno a qualche possibile passo: albo votanti elettronico e temporaneo, voto on line con password da casa o nei circoli, candidati del PD o della società civile con raccolta firme.

Di nomi si parlerà quando sarà tempo. Ora proviamo a costruire un percorso che dimostri come fin da subito noi siamo pronti, che si voti nel 2013 o quando sarà.

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