Da qualche tempo non si parla più esplicitamente di conflitto di civiltà, ma sottotraccia continuiamo a pensare con sospetto all’influsso che le diverse religioni possono avere sulla nostra società.
Il rischio è quello di costruire una cittadinanza asettica, che separa e divide, nasconde le differenze e fa crescere così la diffidenza. In un clima del genere c’è il rischio che si faccia larga un fondamentalismo che cova sotto la cenere, si riempie di rancore e lascia spazio alla violenza.
L’iniziativa che vedete qui a fianco mi sembra un’ottima occasione per fare qualche passo avanti verso una più compiuta considerazione di come le diverse appartenenze religiose possano contribuire a costruire la cittadinanza.
Oltre ogni esclusione e senza minacciare nessuno.