Molti di voi ricorderanno che cos’é la Città della Salute. Un mega progetto che avrebbe dovuto riunire, nell’area dell’attuale ospedale Sacco, l’Istituto dei Tumori, il Besta e lo stesso Sacco.
Il Pd, dopo quanto si é letto sui giornali nelle scorse settimane, ha deciso di chiedere chiarimenti alla Giunta.
In Consiglio non ha risposto l’assessore alla sanità Bresciani, ma il sottosegretario Alli, autorevolissimo perché vicino a Formigoni, ma meno istituzionalmente forte rispetto all’assessore. Pazienza.
In questa vicenda, precisa Alli, non ci sono considerazioni di carattere sanitario, ma economico finanziario.
I problemi riguardano la copertura finanziaria per la viabilità e i mezzi pubblici, c’è la richiesta di misure compensative del comune di Novate e complicazioni idro geologiche. Il 18 gennaio sono convocati i tavoli tecnici per affrontare le criticità che, se non risolte, faranno prendere in esame la nuova proposta del Comune di Milano (area Rogoredo).
Il collegio di vigilanza sarà convocato entro fine gennaio. Se si deciderà il cambiamento di sede, ha detto Alli, l’ospedale Sacco continuerà la sua attività e potenzierà la propria azione anche in sinergia con il centro di ricerca di Nerviano.
Lo scioglimento del consorzio lo scorso 20 dicembre é legato, secondo il sottosegretario, alla necessita di contenimento dei costi per gli enti locali, ma il progetto elaborato verrebbe confermato anche in altra eventuale area. Regione Lombardia garantirà comunque l’intervento con un altro soggetto non ancora individuato. I fondi sono confermati per quanto riguarda la parte che spetta alla regione.
Alli ha concluso il suo intervento ribadendo che non viene messo in discussione il progetto, ma deve essere valutata una serie di scelte diverse nell’interesse pubblico.
Della serie: grande incertezza su tutto.
Se qualcuno pensava di poter vedere iniziare i lavori a breve, temo debba mettersi il cuore in pace.