Tettamanzi: auguro gioia e pace a Milano

9 Settembre 2011 di fabio pizzul

Una cerimonia gioiosa e commossa. Così Milano ha salutato il cardinale Dionigi Tettamanzi nell’ultimo atto del suo ministero pastorale ambrosiano.
L’Arcivescovo ormai emerito ha risposto con grande affetto e commozione all’abbraccio della Diocesi e ne ha approfittato per consegnare ai presenti una sorta di piccolo vademecum per il futuro della chiesa ambrosiana.
Tettamanzi ha voluto citare e ringraziare i suoi collaboratori, ha avuto parole affettuose per i suoi preti e di grande incoraggiamento per i laici, ma ha soprattutto evocato i tratti di una chiesa trasparente, maestra e madre, esigente e comprensiva, pronta solo a servire e non a conquistare, capace di annunciare Cristo e ad amare ogni uomo in quanto figlio di Dio. Il nostro Paese, ha aggiunto, ha estremo bisogno di una chiesa così.
Come sottolineano i quotidiani oggi in edicola, il cardinale ha auspicato che la chiesa sappia rinunciare a molte cose pur di non perdere ciò che è essenziale (l’anuncio del Vangelo) e ha indicato nella vita sobria, nella solidarietà, nella giustizia e nel coraggio i punti cardinali del cammino da percorrere.
Tettamanzi non lascerà la diocesi, visto che da sabato risiederà a Villa Sacro Cuore di Triuggio. Avrà modo di stare vicino in altro modo alla comunità ambrosiana che ha bisogno di avere pastori come lui.
Mi unisco volentieri al grazie corale che la diocesi gli ha tributato.
Ripercorrendo il suo ministero e il suo magistero si può essere confortati riguardo il fatto che lo Spirito soffi ancora abbondante nonostante le fatiche e le omissioni di cui un po’ tutti siamo responsabili.

24 commenti su “Tettamanzi: auguro gioia e pace a Milano

  1. Marco

    Già… le omissioni…

    Effettivamente lei Pizzul omette sempre commenti, opinioni e giudizi sulle decisioni più calde e assurde che sta prendendo il suo amico Pisapia e il suo entourage che si stanno mettendo contro ogni valore o principio della Chiesa Cattolica.
    Mi piacerebbe sentire un bel commento a questa iniziative da parte sua e da parte dell’ex Arcivescovo, che, anche lui, ben si guarda da commentare tali assurdità portate avanti da un uomo che l’ex Arcivescovo ha sostenuto pubblicamente.

    Tutti i cattolici vi ringraziano per l’elezione al soglio milanese del buon Pisapia

    Grazie!

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  2. giordano

    Caro Fabio,
    si parla della tantissima gente (anch’io ero tra quella) che ieri sera, con filiale gratitudine, orgoglio e consolazione si è riunita a pregare, festeggiare e salutare uno tra i suoi migliori e apprezzati pastori che oltre al suo vastissimo insegnamento cristiano(…risplenda la vostra luce…amate la vostra città….siate il sale della terra….ricercate la sapienza del cuore … riscoprite la sobrietà e il servizio -mi vengono in mente questi richiami, ma ce ne sono tantissimi altri-) si è speso con coraggio per la difesa e la solidarietà verso gli ultimi (valore e principio del Vangelo di Gesù e della sua Chiesa)e c’è chi stanotte non avrà dormito perchè il Cardinale (e anche tu) non ve la prendete con Pisapia! Vuoi mettere Albertini e la Moratti!!!!!

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  3. Grazia

    Gentili signori,

    Spiace constatare i paraocchi con cui alcuni cattolici guardano al sindaco Pisapia. Non credo che nessuno qui abbia mai detto che la Moratti fosse un buon sindaco (ci vuole tutta!), ma sicuramente non ha fatto nessuna uscita o proposta pesantemente anticattolica.

    Dobbiamo invece ricordare quelle di Pisapia, in soli 3 mesi?
    – Patrocinio al Gay Pride
    – Registro delle unioni civili, con cui qualsiasi coppia (comprese quelle omosessuali) potrà avere diritto a case comunali e sostegni per le FAMIGLIE
    – Rifiuto di concedere finanziamenti per la visita del Papa a giugno 2012 nell’ambito della giornata mondiale della FAMIGLIA
    – Affermazione per cui ritiene sbagliata la costituzione che afferma che l’unica famiglia è quella fondata sul matrimnio tra uomo e donna
    – Istituzione dell’assessorato alle FAMIGLIE (al plurale)
    – Lezione del suo assessore alle famiglie majorino in asilo con presentazione di un libro per bambini che mette sullo stesso piano tutte le unioni, con promessa di fare di tutto per diffondere questa cultura.

    Non metto le politiche sugli islamici perchè sono passibili di differenti interpretazioni e mi sembra che di schifezze pisapiane ne ho già scritte molte… Ma vanno tenute d’occhio comunque.

    Vi sembra poco? In soli 3 mesi? Chissà in 5 anni!!!!!!
    Ma un cattolico in base a cosa deve votare se non per queste cose? Se non per candidati che difendono i valori cattolici con il loro operato, per cosa votate?
    Sul Cardinale non so, è evidente però a tutti che abbia sostenuto Pisapia.
    Ma un cattolico che difende ora l’operato di Pisapia è un cieco. Pisapia col suo potere sta facendo di tutto per distruggere la Chiesa, non direttamente, ma riducendola a riti e lasciandone fuori i valori da tutto l’ambito sociale.
    La Chiesa predichi nelle chiese, ma lasci la guida della società a gente moderna: questa è la sintesi del pensiero e della politica di Pisapia.
    Io da cattolica sono veramente molto molto preoccupata.
    E mi sconcerta che molti cattolici non prendano posizione davanti a queste assurdità (il suo silenzio pubblico su questi temi, Pizzul, è imbarazzante) o addirittura neghino il problema, dicendo che non esiste!!!

    Grazia G.

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  4. giordano

    Da una persona così informata e documentata sulle “schifezze pisapiane” mi piacerebbe essere informato e documentato sull'”evidente sostegno” dato a Pisapia dall’arcivescovo emerito Tettamanzi.
    Mi piacerebbe poi avere qualche indicazione da Grazia sul nome di candidati che difendono i valori cattolici (se possibile contemporaneamente anche cristiani) per farne tesoro in occasione di prossime consultazioni elettorali. Dico sul serio: io ne ho in mente alcuni che ho anche scelto in precedenti occasioni, ma sentendo dire “per cosa votate?” vorrei potermi eventualmente attrezzare in futuro.
    Da ultimo, senza voler fare il suo avvocato difensore, di cui non ha assolutamente bisogno, ringrazio Fabio Pizzul per il modo puntuale, tipico di chi è stato anche eccellente cronista, col quale ha raccontato anche a quelli che non erano fra i numerosissimi presenti, una festosa cerimonia che ha avuto il suo momento più importante nella solenne celebrazione della santa Messa e più commovente nel “grazie” gridato al suo vescovo da una gremita piazza Duomo.
    Un saluto da un cattolico col paraocchi a cattolici “più cattolici” che il paraocchi l’hanno avuto nel leggere una semplice e orgogliosa narrazione di un importante avvenimento che ha vissuto la città di Milano.

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  5. Linda

    Anch’io ero in Duomo giovedì sera a pregare e cantare e rendere grazie per il nostro ormai ex arcivescovo: grazie, Fabio, per le parole che hai scritto che ben rendono quanto abbiamo vissuto. Cioè di un tempo ricco di grazie.
    Non capisco, quindi, e mi sono veramente lontani, quei commenti di chi vuol avere il primato del supercattolico, dimenticando, forse, il Vangelo che da cristiani siamo chiamati a vivere e testimoniare.

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  6. Chiara

    “meglio essere cristiano senza dirlo piuttosto che proclamarlo senza esserlo” Questa é la frase che ha accompagnato nei nove anni alla guida della Diocesi, il Cardinale. Ha tenuto fede ed é stato esempio e conforto, nella continuità, sobrietà, appartenenza, vera e cristiana per tutti. Mi mancherà la sua profonda semplice schiettezza che arriva direttamente al cuore e alla mente.

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  7. Grazia

    Gentili signori,

    invece di discorsi generali vorrei un vostro commento, punto per punto, a quanto ho descritto nel mio precedente commento, ad ogni iniziativa di Pisapia, per capire come un cattolico può condividerle.
    La Moratti è stata un pessimo sindaco dal punto di vista della gestione della città, è un dato innegabile.
    Ma nessuna sua iniziativa ha avuto una tale forza anticattolica come quelle che il signor Pisapia ha fatto in soli 3 mesi: non volendo parlare di cose generali ne ho fatto un elenco preciso.

    Anche io vorrei un candidato fortemente cattolico che difenda tali valori nella sua politica. All’interno delle liste PDL ce n’erano (non la Moratti), nel terzo polo ancor di più.

    Io voto in base alla mia fede cattolica.
    Le considerazioni economiche-gestionali vengono in secondo piano, perchè alla lunga tutti i partiti si assomigliano.
    Se sono costretta a scegliere tra un candidato che massacra quello in cui credo (l’elenco ne è una prova evidentissima) e un candidato che non gestisce bene la città ma che con la sua politica difende quello in cui credo, beh… voto sicuramente il secondo.
    La morale dei candidati mi interessa poco: vorrei persone moralmente ineccepibili, ma, come i vari recenti casi giudiziari dimostrano, la pessima morale abita sia a destra che a sinistra.

    Grazia

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  8. Grazia

    Aggiungo solo che a Pizzul contesto il fatto che ai punti da me citati non ha mai risposto alcunchè: non qui sul blog ma pubblicamente.
    Tranne un breve commento “politico” ai finanziamenti per la giornata delle famiglie.
    E’ possibile che un politico cattolico non prenda posizione di fronte a tali assurde iniziative politiche condotte nella sua città?
    Ho paura che stia prevalendo la logica di partito. Non posso assolutamente pensare che Pizzul le condivida!!!!!!!!!!!!!!
    Perchè se le condivide
    Se a portare avanti quelle iniziative fosse stato un qualunque politico della parte opposta, sicuramente il signor Pizzul lo avrebbe fortemente criticato. E avrebbe fatto bene!!!!!!!!!!!!
    Questo mi rammarica: che il calcolo politico impedisca di prendere posizione davanti a iniziative fortemente anticattoliche.
    La politica sta degenerando fino a questo punto?

    Anche lei giordano, non mi dica che è d’accordo con quelle iniziative… E se è d’accordo mi spieghi, punto per punto, come da cattolico può essere d’accordo…

    saluti

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  9. giordano

    Gentile Signora Grazia, sono molte le obiezioni che mi vengono da fare ai suoi commenti: la prima è più che altro una considerazione sul fatto che questo nostro dibattere è nato da una serena e ripeto orgogliosa cronaca del saluto amorevole e paterno, augurante gioia e pace alla sua Chiesa, di un pastore ai suoi figli entusiasti nel ricordo di anni di quotidiana e coraggiosa testimonianza di tutti i valori del Vangelo e che gli hanno voluto ancor più bene a causa di numerosi falsi, idioti e offensivi attacchi di certa parte politica. Questa cronaca ha acceso in alcuni l’irrinunciabile e reiterata esigenza di prendere le distanze dal Cardinale sostenendo un suo fantomatico sostegno all’elezione del nuovo sindaco. E’ una strana bugia che mi fa venire alla mente l’imprecisa fandonia sostenuta in in modo truffaldino e calcolato dalla “non anticattolica” Moratti alla chiusura della campagna elettorale.
    La seconda è una preghiera a non voler considerare “discorsi generali”, e quindi inutili o perlomeno non importanti, le considerazioni, i ricordi, le sensazioni e anche la soddisfazione contenuti nei commenti di chi sostiene di aver fatto parte di una diocesi che da parecchi anni ha avuto vescovi illuminati che nei loro insegnamenti hanno dato anche al dovere dell’accoglienza e del dialogo un posto importantissimo nella missione dei credenti.
    E ora veniamo (anche se questo non ha niente a che fare, e di ciò mi scuso con Pizzul, col suo articolo dal titolo TETTAMANZI: GIOIA E PACE A MILANO) ai punti da lei contestati e, mi si consenta, anche al modo e motivazione con cui vengono esposti:
    1)non sono d’accordo sull’aver patrocinato (se patrocinio vi è stato, e non semplice autorizzazione allo svolgimento della manifestazione) il Gay Pride perchè ritengo che questa manifestazione, che spesso degenera in una volgare “carnevalata”, non abbia alcuna validità, anzi penso addirittura che sia più dannosa che utile alla causa degli omosessuali.
    2)registro delle unioni civili: non lo trovo scandaloso pur pensando che se certi “zelanti” non avessero attaccato, in modo strumentale per colpire Prodi, il disegno di legge sui Dico che conteneva impegni precisi e metteva precisi paletti, questo problema non sarebbe esistito e ci avrebbe consentito di regolamentare, forse anche dando un esempio all’Europa che invece col tempo ci imporrà le sue leggi, i legittimi diritti di persone che decidono di convivere pur non volendo utilizzare il sacrosanto istituto del matrimonio (magari avendone più rispetto di certi politici che con esibizionismo di cattivo gusto, visto certe situazioni conosciute e altre scoperte qualche tempo dopo, hanno ostentatamente sfilato al Family Day). Per questo, se fosse stato a Milano, non ci sarei andato pur credendo fermamente alla famiglia tradizionale: alla mia e a quella delle mie figlie. Famiglie che con trepidazione affido ogni giorno alla protezione del Signore.
    3)Non mi risulta esserci un assessorato alla famiglia e/o come polemicamente detto alle famiglie, ma forse non sono aggiornato.
    Mi colpisce, pur non acconsentendo a strane e non condivisibili pretese come il matrimonio e le adozioni per i gay, l’ossessione nel considerare il tema degli omosessuali che nelle richieste di riconoscimento dei diritti per i conviventi sarebbero comunque marginali.
    Mi colpisce anche e con maggiore irritazione la supponenza e l’intolleranza nei confronti di chi ha un Credo differente dal nostro (gli islamici per esempio) e le ricordo che da parte di chi ha fede sarebbe bene battersi perchè chiunque abbia diritto a luoghi di culto in quanto come ha ricordato il santo padre la preghiera è il segno del bisogno di Dio.
    Ma queste idee probabilmente sono “sfortune” che capitano a quelli che non sono così sicuri nella propria Fede o che magari non hanno la presunzione di esserlo.
    Ancora una volta un fraterno saluto.

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  10. Grazia

    Gentile Giordano,

    se vuole possiamo spostare la discussione dove preferisce.
    E’ nata qui perchè Marco ha commentato alcune cose sul Cardinal Tettamanzi.
    Io non ho problemi col Cardinale, ma sono scandalizzata dalla politica anticattolica di Pisapia e dal mancato intervento di tanti cattolici impegnati in politica. Del Cardinal Tettamanzi non mi è piaciuto un intervento nel quale diceva che con Pisapia ci sarebbe stata una “nuova primavera per Milano”.
    I fatti da me esposti dimostrano l’esatto contrario: è un massacro dei nostri valori cattolici.

    – Il patrocinio c’è stato, eccome se c’è stato, con tanto di logo del comune sui manifesti del gay pride

    – Registro unioni civili: i Dico e altri progetti di legge simili sono contrari alla mia fede. La convivenza è una non scelta: lei che è sposato ben sa che cosa significa il matrimonio, che sacrifici presuppone perchè sia un’unione feconda, duratura e che faccia del bene alla società.
    Se una coppia etero vuole gli stessi nostri diritti… può sposarsi in Comune!
    Le coppie omosessuali non meritano gli stessi diritti: sono d’accordo sul rispetto, sull’assistenza nella malattia, ma… una coppia omosessuale è una devianza, è contronatura, non può generare.
    E’ giusto che abbia gli stessi diritti delle coppie sposate? Che possa accedere ai contributi per le famiglie (che già sono pochi data la crisi)?

    – L’assessorato alla famiglia esiste da almeno 5 anni. Il grand’uomo Pisapia, d’accordo con l’assessore Majorino, l’ha trasformato in FAMIGLIE: la cosa non è stata tenuta affatto nascosta perchè l’assessore ha proprio detto che questo comune deve tutelare tutte le famiglie, etero, omo, conviventi perchè hanno pari valore. E ha proseguito con la sua lezione ai bambini dell’asilo da me già riportata.
    Caro Giordano, farebbe bene a informarsi. Questo non è un particolare: è una presa di posizione fortissima su cosa si intende per famiglia.
    Io come cattolica non posso accettarlo, soprattutto se poi vengono dati i pochi contributi che ci sono ad altri tipi di famiglia!!!!!!!

    – Non sono contraria alle moschee. La paura è che diventino ghetti, da cui emergano persone socialmente non integrate nella società (non voglio dire terroristi, basta molto meno).
    Mi scandalizza però una cosa: viene il Papa a Milano per la FAMIGLIA e il Comune non ha soldi. Però gli stessi soldi non mancano per contribuire a costruire moschee e/o dare terreni agli islamici.
    Non è anche questa una precisa scelta di campo?

    Pisapia ha salutato Tettamanzi e accoglierà con belle parole anche Scola. Pisapia è intelligente, non insulta nè attacca nessuno. Ma poi colpisce sotto la cintura con scelte e decisioni che un cattolico non può accettare.

    Spero che possa informarsi meglio su quanto da me scritto perchè mi sembra proprio che le manchi la conoscenza delle vergognose attività di Pisapia non tanto contro la Chiesa ma contro un vero cattolicesimo incidente nella società.
    Una Chiesa chiusa nelle chiese non dà fastidio a nessuno. Ma una Chiesa attiva pubblicamente, che vuole far valere il proprio credo nella società dà fastidio a tanti, troppi relativisti.
    E io come cattolica voglio difendere l’ingerenza della Chiesa nella società. Perchè è per il bene comune, per tutti, non solo per noi cattolici.

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  11. Chiara

    “Io amo e stimo Gesù, ma non sono cristiano. Lo diventerei se solo vedessi un cristiano comportarsi come lui”. – Mahatma Gandhi

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  12. Gaspare Jean

    Nell’ultimo decennio la chiesa ambrosiana è stata aperta al dialogo tanto da far risaltare un “pluriculturalismo”: Ravasi vicino alla borghesia “illuminata” milanese, don Rigoldi e Colmegna su altre posizioni ad es. Coll’arrivo di Scola c’è pericolo che l’integralismo e fondamentalismo cattolici cancellinio questa ricchezza di dialogo. C’è il pericolo che i cattolici vedano Scola in una posizione antipisapia, non valorizzando lo sviluppo di una società multietnica e multiculturale che Pisapia, dopo anni di “cultura leghista” cerca di ricostruire.

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  13. giordano

    Cara Grazia, non sapendo suggerire dove spostare la discussione mi inserisco ancora una volta quì. Devo ammettere (anche perchè la manifestazione non era, nel bene e nel male, la priorità delle mie preoccupazioni) di non essere stato ben informato su quella che viene definita una delle “schifezze” di Pisapia. Ho potuto infatti accertare che sul palco del Gay Pride il Comune, che effettivamente ha concesso il patrocinio, era rappresentato dall’assessore “alle politiche sociali e servizi per la salute” Majorino che ha richiamato in quell’occasione l’attenzione ai diritti per ogni progetto di convivenza valorizzando e tutelando la famiglia tradizionale e riconoscendo anche altre forme che pur non potendo essere chiamate famiglia sono legittime aggregazioni tra persone. Detto in quel contesto è chiara la volontà di aver presente anche gli omosessuali. Mi sembra però che riconoscere dei diritti (escludendo, per quanto riguarda i miei convincimenti, l’istituto del matrimonio che è da sempre concepito tra uomo e donna e l’autorizzazione all’adozione che deve consentire a bambini meno fortunati di poter riavere una mamma e un papà) anche alle convivenze ufficializzate, tra persone di diverso o dello stesso sesso, non possa costituire problema perchè sono convinto che tutte le persone abbiano per la legge pari diritti e mai mi verrebbe da dire (leggendolo, Grazia, mi sono un po’ inc…)“sono d’accordo sul rispetto, sull’assistenza nella malattia…(ci mancherebbe, …quanta bontà …e quanta ammirevole fatica ad accettarlo).
    Ora però torno volutamente e determinatamente a parlare del CARDINAL TETTAMANZI (a cui non voglio assolutamente attribuire niente di quanto da me sostenuto sopra): sia quando Fabio Pizzul ha scritto il “benvenuto” al Card. Scola, che quando ha raccontato del saluto all’arcivescovo emerito si sono aperte le cataratte. Chieda al nostro amico Marco se si ricorda tutte le accuse indirette a Pizzul e dirette a Tettamanzi: “indignato ed esterefatto” perchè l’Arcivescovo “si è esposto in prima persona e con forza per sostenere Pisapia”, …perchè “ha sollecitato tutto il clero milanese a votare per Pisapia” …e quindi Tetamanzi “non è stato un guadagno per la società e la pensione è un bel toccasana per lui e per noi” …e ”sinceramente non è da rimpiangere un cardinale così”
    Tutte le idee secondo i propri punti di vista potrebbero essere buone, ma le bugie no!
    A tale proposito cito alcune fonti che ribaltano quei giudizi (non direttamente i suoi o quelli di Marco) e/o smentiscono tutta la teoria sull’inverosimile sostegno a Pisapia:
    – un quotidiano il 23 maggio, data in cui non si sapeva se Pisapia sarebbe stato eletto titola: Elezioni, la Chiesa è neutrale, non sceglie fra Moratti e Pisapia. L’arcivescovo Tettamanzi ha fiducia in Milano: “il papa troverà una città che vive una sua nuova primavera, non certo una città sul viale del tramonto” (magari, questo lo aggiungo io provocatoriamente, pensava come lei Grazia quando ha scritto “…la Moratti è stato un pessimo sindaco dal punto di vista della gestione della città, è un dato innegabile…” e quindi ci faceva gli auguri.
    – un mensile cattolico che riferendosi “alle pesanti e sgangherate accuse…vuole esprimere grande e affettuosa vicinanza al suo Vescovo, fatto oggetto di ingiuste critiche che mettono in dubbio la qualità cristiana di una Chiesa e la sua fedeltà al Signore. La nostra sarebbe una Chiesa debole e intimorita che, in ritardo con i tempi, cerca legittimazione in una cultura di sinistra…”
    – un comunicato sottoscritto da un lungo elenco di appartenenti all’Azione Cattolica (non il Leoncavallo o l’Arcigay) che diceva al Vescovo…”in questi anni abbiamo apprezzato la qualità pastorale della Sua proposta che ci ha invitato a vivere e a sognare una Chiesa sul modello del Concilio… “ e ancora “La porteremo sempre nel cuore, memori anche delle forme concrete del suo magistero, rilegate nel suo motto episcopale “Gaudium et pax”. Una gioia che nasce dall’incontro col Risorto e che non può essere scalfita dalle accuse e dalle cattiverie che accompagnano la vita di chi testimonia il vangelo; la pace poi che si diffonde su tutti, sui piccoli e sui grandi, sui buoni e sui cattivi, su quanti sono sinceramente credenti e su quanti sono sinceramente in ricerca. E anche su quanti si trincerano dietro l’ipocrisia, il rancore e l’ostinazione”
    Voglio chiudere, salutandola cordialmente e senza alcuna polemica, ricordando una frase scritta dal Corriere per ricordare un fatto che ho impresso nella mente e nel cuore essendovi stato presente con una delle mie figlie, maestra in una scuola elementare non lontana all’ex campo di via Triboniano invitata con entusiasmo da alcune piccole rom, sue alunne, all’evento: NON SARA’ FACILE DIMENTICARE IL CARDINALE CON I PIEDI NEL FANGO IN UN CAMPO ROM. Era poco prima di Natale e quella mattina c’era un grosso temporale.

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  14. Grazia

    La frase da me riportata sulla “primavera per Milano” di Tettamanzi è in data 2 giugno, esattamente al termine dell’incontro coi cresimandi a S.Siro. A elezioni concluse e ratificate.
    Può leggere “Il giornale” del 3 o 4 giugno a proposito.
    A maggio, parlando delle elezioni con le suore dell’asilo dei miei figli e con i preti della mia parrocchia, tutti mi hanno detto che la curia aveva indicato di votare per Pisapia su consiglio dell’arcivescovo: non certo con manifesti ufficiali, ma con un bel passaparola.
    E se chiede a tanti preti e suore confermeranno sicuramente.
    Ora, sono ben contenta se la Chiesa fa ingerenza nella politica ma sono rimasta molto colpita perchè già conoscevo il passato di Pisapia come uomo dai “dubbi valori” cattolici: quando era parlamentare aveva presentato più di un disegno di legge sull’eutanasia e le sue posizioni rispetto alla famiglia e alla vita erano ben note e lui certamente non le ha mai nascoste.

    Come si può dare l’indicazione di votare un uomo che fa dei valori anticattolici una sua bandiera???????
    Capisco che non si poteva certo dire del buon lavoro della Moratti, ma andare addirittura a suggerire come sindaco un uomo che aveva già fatto spregio di quello in cui credo ha lasciato anche me “esterefatta”.

    Io non ho nulla contro Tettamanzi, ma sono fortemente contraria alla politica che sta facendo Pisapia sulla famiglia.
    E non riesco proprio a capire come molti cattolici non prendano posizione contro queste assurdità o addirittura ancora lo sostengano.

    – Majorino è assessore “alle politiche sociali e servizi per la salute” con “delega alle Famiglie”. E’ meglio citare tutto il nome completo, non solo la parte che interessa…

    – Sui diritti dei gay mi trovo in accordo con lei Giordano quando parla di adozione. Ma non desidero neanche che i gay possano accedere alla ripartizione delle case comunali per le giovani coppie, ai contributi per le famiglie in difficoltà. Non voglio che sia data loro la stessa dignità di famiglia della mia e della sua. Perchè non lo sono. Perchè sono un’unione contronatura, che non genera, che installa ancor più relativismo in questa società che ha già perso contatto con troppi valori decisivi.
    Stiano pure insieme, ma non chiedano gli stessi diritti delle FAMIGLIE, QUELLE VERE!!!!
    Ma cosa può pensare un bambino dell’asilo dopo la lezione di Majorino che con un bel libro gli ha fatto vedere che tutte le famiglie (etero, omo, conviventi, sposati, single con figli) hanno pari valore e dignità?
    Ogni iniziativa che porta avanti queste idee instaura nelle nuove generazioni dei valori inconciliabili con la mia fede.
    E non è un problema dei cattolici: la storia ha dimostrato che i valori della Chiesa sono per il bene comune, non per un egoismo o un piacere!

    Ma per chi crede che sia il registro delle unioni civili? per le coppie etero? forse qualcuna, ma gli etero se vogliono avere certi diritti legali possono semplicemente sposarsi in Comune!!!
    Io non accetto la pari legittimazione legale, morale e sociale delle coppie omosessuali. Perchè non sono famiglie.

    Mi ricordo della visita di tettamanzi ai Rom: gran bel momento!
    Spero che ora anche Pisapia possa portare avanti politiche di integrazione dei musulmani, ma che trovi anche le risorse per la visita del Papa.
    Se no sarà l’ennesimo colpo basso che molti cattolici continueranno a ignorare e intanto lui perseguirà la sua campagna relativista che sta già mietendo vittime tra cattolici, giovani e di lungo corso, che non si accorgono della portata sociale delle sue piccole iniziative che creano precedenti pericolosissimi.
    Quanto dovrà passare prima che povere famiglie in difficoltà di molte città, che fanno sacrifici per crescere dei figli, debbano condividere i pochi contributi e le case popolari con coppie omosessuali??

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  15. Marcello

    Pisapia è un ateo, uno statalista, un Anticristo!
    Secondo voi cosa dovrebbe fare?
    Fa benissimo a portare avanti quelle politiche, rispecchiano le sue idee!!!

    Sono i cattolici che lo sostengono o non lo criticano a non aver capito la “violenza” delle sue azioni, il -massacro dei valori cattolici- (come diceva qualche commento)che sta compiendo, con piccole operazioni (non grandi manifestazioni di piazza) che creano cultura. Cultura dove tutto è uguale, ha pari valore, purchè non si faccia del male a nessuno e si rispetti la libertà degli altri.

    Cattolici sveglia!!!
    Si può essere di sinistra, ma non si può sostenere un Anticristo così!!

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  16. giordano

    A Valerio non so replicare perchè non so trovare argomenti e modi al livello del suo intervento. Penso però che, nel senso di valutare in modo autentico e sincero i problemi che ci impensieriscono per un verso o per l’altro, una “svegliata”, nel senso che stiamo parlando seriamente di cose che riteniamo serie, se la dovrebbe dare lui!
    A lei, Grazia, con la convinzione di scambiare punti di vista in reciproca buona fede, insisto con la mia difesa e la mia ammirazione per il cardinal Tettamanzi dicendole che il commento da me riportato è preso da “Il Giorno” del 23 MAGGIO 2011 che riporta la cronaca dell’incontro a Roma con Benedetto XVI in occasione della celebrazione dei 90 anni della Cattolica di Milano.
    La sua fonte invece è effettivamente del 4 GIUGNO 2011 ed è de “il Giornale” che riporta un articolo livoroso di Mario Giordano dal titolo “ E Tettamanzi benedice il compagno Pisapia” . Le faccio memoria di alcuni passaggi: “In principio c’era Pisapia. Il verbo (rifondarolo) s’è fatto sindaco, gloria a Giuliano nell’alto di Milano e pace in terra agli uomini di buona volontà, soprattutto se votano PD”. (non serve ricordare a nessuno che il quotidiano in questione è di proprietà della famiglia Berlusconi)………..“La messa è finita, andate e predicate il vangelo della sinistra chic. Il cardinal Tettamanzi, ormai fa le prediche così: sulle spalle il rosso cardinalizio, nel cuore il rosso politico”……….”Alla fine è inevitabile gettare la maschera, come ha fatto Tettamanzi l’altro giorno a San Siro, davanti a 50 mila cresimandi. La festa di Pisapia è l’inizio, ha detto, esaltando l’elezione del candidato di centrosinistra come una primavera. Mancava solo l’immersione nel fonte battisimale della fascia tricolore e poi l’eresia sarebbe stata completa: Io ti battezzo sindaco, nel nome del padre, del figlio e dell’antiberlusconismo. Amen. Andate e predicate il vangelo e i matrimoni gay.”……….
    Sarebbe da riportare tutto, ma non annoiamo noi e chi eventualmente vede o partecipa a questo scambio di pareri, tanto già solo questo, si commenta da sé.
    Cara Grazia, la fonte non l’ha minimamente insospettita (oltre che offenderla in certi passaggi )? Mario Giordano “tiene” meritoriamente una famiglia numerosa, ma nel proprio lavoro anche la dignità è a mio avviso, importante quanto ogni necessità!
    Penso invece a quanto, col suo modo paterno e bonario, il Cardinale ha veramente detto ai cresimandi il 2 giugno 2011. Tra l’altro: …….”Facciamo festa, dunque! Ma non dimentichiamo mai qual’è la sorgente della nostra gioia: L’amore immenso di Dio per ciascuno di noi. Non solo per noi, ma per ogni uomo e ogni donna del mondo: ecco di cosa diventate testimoni con la Cresima!” e ancora……..”Ora una novità. Forse non lo sapete, ma nel 2012 ci attende l’incontro Mondiale delle Famiglie con la presenza fra noi del Santo Padre, il Papa (mandiamo un grande applauso a Benedetto XVI!) Il cammino verso questo grandioso e formidabile appuntamento è già iniziato”….. “conto molto sul vostro entusiasmo……. aprite il cuore, la casa, l’oratorio per accogliere, dialogare e fare amicizia con tanti altri ragazzi e famiglie provenienti dai diversi paesi del mondo…..”
    Questa è la verità e la cronaca da raccontare quando si parla dell’incontro di San Siro. Il testo integrale del discorso è reperibile su http://www.chiesadimilano.it e se l’avessi conosciuta di persona, magari a bere un caffè dopo la messa di una domenica, glielo avrei consegnato volentieri.
    Qualche prete e qualche suora ho occasione di conoscerli e, non per il gusto di poterla smentire ma per una mia forte sorpresa e perplessità nell’immaginare la Curia di Milano impegnata in un passaparola per far votare Pisapia, mi informerò per pura curiosità.
    Due cose prima del solito cordiale saluto: 1) non so valutare quei suoi “bel momento” per la visita ai Rom e”spero che possa portare avanti politiche di integrazione dei musulmani” da parte del sindaco e, chiedendole scusa per la diffidenza, mi piacerebbe sentire smentito il mio preconcetto dubbio sulle sue sbrigative affermazioni. 2) Ammesso che prima o poi arrivino sostegni e aiuti a famiglie di vario tipo, dove sono quelli per la famiglia vera e tradizionale soprattutto in questi momenti così difficoltosi promessi e sbandierati dai “difensori dei valori e della famiglia”? Non saranno mica i vari City Life e palazzi residenziali della Moratti o i commoventi caritatevoli sostegni di Berlusconi alla “famiglia” Tarantini? Il centrosinistra lo cureremo e lo giudicheremo insieme; il centrodestra spero di poter dire che (sia io che lei) lo abbiamo già visto abbastanza!!!!

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  17. giordano

    Mi scuso con Valerio (anche se, riferendomi alla sua obiezione sull’intervento di Chiara, penso che cercare di essere coerenti il più possibile sia importante per dimostrare la ragione per cui si dice di seguire il credo di Gesù)ma l’apertura del mio precedente commento si rivolgeva, come penso si possa comunque capire, a quanto detto da Marcello.

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  18. Marcello

    Continuate pure a eludere il vero problema: il relativismo che avanza anche in mezzo a noi cattolici!
    Dove tutto è uguale, dove la fede è ridotta a discorsi, tranne, per grazia di Dio, in pochi casi quando persone vive, cristiane e impegnate non hanno paura di testimoniarla nel loro vivere quotidiano!
    La fede vissuta tra le mura di una Chiesa non cambia il mondo: dobbiamo uscire e testimoniarla in tutto: nel lavoro, in politica, in famiglia.
    A costo di sostenere posizioni che il mondo definisce integraliste, che difendono la vita e la famiglia tradizionale!!!!
    Chisse ne frega se la società moderna sta andando da un’altra parte!
    La società moderna si sta autodistruggendo e rovinando!

    E tutto questo sostegno inaudito a Pisapia, uno dei più grandi relativisti che si siano mai visti, è solo un piccolo, disastroso segnale

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  19. giordano

    Certo che dopo 20 anni di leghismo e 15 di berlusconismo c’è voluto il “disastroso segnale” della vittoria di Pisapia a far “uscire i cattolici a testimoniare” Ripeto: chi è che si deve svegliare? !!!!!!

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  20. Marcello

    Ma io non capisco se le persone non vogliono capire o sono già immerse in un relativismo dilagante!

    Le “attività private” di berlusconi sono note a tutti e tutti, tranne pochi ideologici attaccati al partito, le condannano giustamente!!

    Quello che è disastroso di Pisapia è la cultura che sta diffondendo, una cultura relativista (l’elenco di Grazia mi sembra esemplifichi molto bene), dove tutto è uguale, dove tutto ha pari dignità, dove l’UOMO HA IL POTERE PER CAMBIARE TUTTO PURCHE’ GLI AGGRADI.
    Il dramma è che molti cattolici non si accorgono di questa “corruzione” (morale non economica) della società (basta vedere alcuni commenti), fatta passare velatamente tra una scelta politica e l’altra di un uomo intelligente come il sindaco.
    Questo è il dramma: la cultura che sta avanzando, lenta ma inesorabile.

    Le idiozie di Berlusconi sono condannate da tutti, perchè sono sbagliate, ma non fanno cultura, per fortuna!!!! Nessuno dice che fa bene a fare quello che fa e solo qualche stupida velina lo imita. Al massimo tra un paio d’anni finirà la sua era.
    Le idee anticattoliche di Pisapia sono invece quasi osannate dai cattolici che lo vedono come la nuova salvezza di Milano. E non si accorgono che cosa stanno sostenendo.

    Il punto non è destra o sinistra: il punto è questa cultura relativista che sta devastando la società senza che quasi ce ne si accorga.

    Se non ci svegliamo, se non testimoniamo quello che la Chiesa ci insegna, quei valori su cui non si può discutere (vita, famiglia,…), questa modernità finirà per travolgere tutti.
    Ma sarà vista (in parte lo è già) come un normale e giusto avanzamento dei tempi e del progresso.

    Questo è il dramma della nostra società.
    Molto più (anche se pare assurdo e molti criticheranno) della crisi economica.

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  21. giordano

    Mi arrendo.
    Ognuno giudichi come vuole e come sa fare i problemi su cui ci siamo scambiati i pareri e pensi con differente preoccupazione all’operato di Pisapia, del cardinal Tettamanzi, di Berlusconi, di Bossi e di chissà quanti altri si potrebbe dire.
    Non ce la si può però cavare sostenendo che le “idiozie” di Berlusconi non facciano e non abbiano già fatto cultura su una certa idea di vita e di famiglia.
    Ci si preoccupi anche di dare importanza e quindi di giudicare come si gestisce la cosa pubblica, di come si cerca in modo strampalato e disordinato di risolvere la crisi economica (un dramma vero per persone e famiglie) perchè si devono curare i propri incredibili problemi personali e della moralità sotto ogni forma di chi ci rappresenta a qualsiasi parte politica appartenga.
    Anche questa è “cattiva cultura relativista che sta devastando la società senza che quasi ce se ne accorga”.
    Lo dico non per sminuire le gravi responsabilità di chi mina certi indiscutibili valori, ma mi irrita l’ipocrisia di certe formali e altisonanti dichiarazioni a difesa degli stessi a fine propagandistico.
    Chiudo veramente ripartendo da dove abbiamo cominciato, ribadendo cioè la mia stima e il mio affetto per il Cardinal Tettamanzi citando quanto ci ha ricordato Chiara che ha riportato la sua frase: meglio essere cristiano senza dirlo che proclamarlo senza esserlo.

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