In un clima stanco e vacanziero, il consiglio regionale discute di assestamento di bilancio.
I tagli statali sono pesanti, il patto di stabilità inflessibile, ma la regione non è stata capace di individuare priorità e urgenze per andare oltre l’ordinaria amministrazione. Dalla Lombardia dovrebbero arrivare segnali innovativi, ma qui non se ne vedono.
Ma forse è chiedere troppo a una Giunta che dipende dalle inevitabili fasi vitali del suo presidente. Dalla fase creativa del primo mandato siamo passati a quella spiccatamente gestionale del secondo e terzo mandato per vivere oggi la stanca stagione del manierismo amministrativo in questo lungo e laborioso passaggio verso un futuro non ancora definito.
Il mio intervento in aula sull’assestamento di bilancio per il 2011