In un consiglio regionale ormai dedicato prevalentemente a mozioni e interrogazioni, chiaro sintomo delle difficoltà della maggioranza, ieri si è parlato anche di lotta alla povertà (guarda il video).
Una mozione che mi vedeva primo firmatario chiedeva alla Giunta di prendere in esame possibili nuovi interventi per contrastare l’aumento della povertà assoluta in Lombardia, complice anche la perdurantre crisi economica. Più nel dettaglio, la mozione chiedeva l’impegno ad attivare una sperimentazione del “reddito di autonomia”, proposto dalla delegazione delle Caritas Lombarde sulla scorta di uno studio dell’Università Cattolica, e a prendere in esame forme di microcredito per sostenere famiglie che rischiano per eventi imprevisti di precipitare sotto la soglia di povertà (su questo tema nei prossimi giorni il PD presenterà un progetto di legge).
Dopo una rapida consultazione con l’assessore alla Famiglia e alle Politiche Sociali Giulio Boscagli, ho accettato di ritirare la mozione a fronte di alcuni impegni che l’assessore ha ufficialmente preso di fronte all’aula.
In primo luogo, si organizzerà un’audizione e un approfondimento a cura dell’ORES (Osservatorio regionale sull’esclusione sociale) per permettere a tutti i consiglieri di avere l’esatta misura di quanto sta accadendo sul fronte della povertà in Lombardia.
L’assessore si è poi impegnato a dare vita a un tavolo che coinvolga il terzo settore e gli altri soggetti interessati per prendere in esame i provvedimenti esistenti e possibili nuove iniziative per il contrasto alla povertà.
Mi pare che possa essere un buon inizio e che, piuttosto che misurare con il voto una mozione, sia più importante cominciare un percorso che possa portare la regione a rinnovare il proprio impegno strutturale nei confronti delle fasce più deboli.L’assessore Boscagli ha rivendicato un grande impegno già in atto da parte della Lombardia. E’ innegabile che la regione offra strumenti e interventi migliori rispetto alla media del nostro Paese, ma pensare che il sostegno all’attività del Banco Alimentare (1 milione l’anno) risolva il tema della povertà in Lombardia mi pare risuttivo. C’è ancora da lavorare e il rapido dibattito di ieri in consiglio mi pare possa essere una buona premessa.
CERCASI MICROCREDITO PER LA MIA ATTIVITA.
LA POSSIBILITA PER UNA DONNA IMMIGRATA DI OTTENERE IL CREDITO è ZERO.
IL CREDITO CHE CERCO è PER AQUISTARE ATTREZATURE UTILY PER SVOLGERE IL MIO LAVORO. AMO IL MIO LAVORO, VERSA IL MIO CONTRIBUTI “INPS”.
AUTATEMI A LAVORARE MEGLIO, GRAZIE.