Il Governo non dimentichi le paritarie

20 Giugno 2011 di fabio pizzul

Ottomila scuole dell’infanzia rischiano la chiusura. Se non venisse recuperata interamente entro settembre la somma prevista dalla legge finanziaria 2011 (526 milioni) molte scuole materne paritarie rischierebbero di non riuscire a far quadrare il loro bilancio e, quindi, di chiudere. La situazione è particolarmente grave in Lombardia, dove la FISM associa 1500 scuole paritarie dell’infanzia di ispirazione cattolica (su un totale di 1786). Il 57% dei bimbi lombardi vede garantita la sua frequenza alla scuola dell’infanzia proprio grazie alle paritarie.Attualmente il contributo promesso dallo Stato risulta ridotto del 50% e il completo reintegro è, al momento, vincolato ai ricavi dell’asta per la vendita delle frequenze del digitale terrestre che non andrà però a buon fine prima dell’autunno inoltrato.
Le scuole hanno urgenza di avere quei fondi che il Governo ha promesso. E hanno anche bisogno di avere una prospettiva che vada oltre il 2011: senza una programmazione seria e responsabile dei fondi statali, il rischio chiusura è molto alto.
Anche gli enti locali faticano ad erogare i contributi fin qui sempre assicurati: Regione Lombardia (dopo una mozione bipartisan del Consiglio) erogherà anche per il 2011 gli 8 milioni e 600mila euro del 2010, molti comuni faticano (data la situazione critica dei bilanci) ad assicurare quanto stanziato fino all’anno scorso.
La scuola dell’infanzia paritaria fa parte a pieno titolo del sistema nazionale di istruzione e garantisce il servizio pubblico laddove la scuola statale non arriva.
I numeri parlano molto chiaro in questo senso: per ogni bimbo della paritaria lo Stato, fino ad oggi, ha erogato 512 € all’anno, per ogni bimbo della statale 6100 €.
Chiediamo al presidente Formigoni di affiancare le scuole lombarde che sabato hanno manifestato a Milano e di recarsi a Roma per perorare la causa di chi ha garantito una istruzione di qualità per i bimbi lombardi e rischia di non poterlo più fare nel prossimo futuro.

4 commenti su “Il Governo non dimentichi le paritarie

  1. Marco

    Ottimo intervento Pizzul!
    Mi spiega però come fa lei ad essere in un partito che la pensa esattamente al contrario rispetto a questa questione?
    Lo sa che tutti i governi di sinistra, locali e nazionali, appena possono tolgono il sostegno alle paritarie, sostenendo che rubano risorse alla scuola statale?
    Perchè tutta la sinistra è contraria alla sussidiarietà?
    Qualcuno può spiegare che Pubblico non è uguale a statale? Pubblico si intende un servizio a favore del pubblico, sia esso statale o fatto da privati.

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  2. fabio pizzul Autore articolo

    Di quale partito sta parlando? Lo sa che il riconoscimento del servizio pubblico delle paritarie è dovuto proprio a quella che lei spregiativamente definisce sinistra?

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  3. Marco

    A più riprese da esponenti del PD si sono alzate richieste per eliminare il buono scuola (oggi Dote scuola) che viene corrisposto in Regione Lombardia agli iscritti alle scuole paritarie, primarie e secondarie, al di sotto di un certo reddito.
    Si trovano articoli su questo da tutte le parti.
    Lei non appartiene forse al PD?

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  4. Marco

    Pizzul, non vedo post a riguardo del patrocinio al Gay Pride e al registro delle unioni civili promesso da Pisapia.
    Sono argomenti poco degni di nota?
    Non vedo risposte alle vecchie proposte di esponenti PD volte a chiedere l’abolizione del Buono scuola e Dote scuola e in generale i sostegni alle paritarie.

    Le hanno staccato la tastiera?

    Il Presidente Formigoni, che ha inventato Buono Scuola e Dote Scuola, sa bene come difendere le paritarie…
    Perchè lei non si batte contro le proposte anticattoliche di Pisapia?
    Come fa a sostenere un uomo così?

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