Il carcere è un pianeta per molti misterioso e ingombrante. Inutile negarlo: per molti cittadini mandare qualcuno in prigione è come cancellarlo definitivamente dalla lista della società e quello che accade là dentro non è un problema. D’altronde… Se la sono cercata!
Al di là di questa vulgata, occuparsi di carcere significa prendere in esame un aspetto imbarazzante ma decisivo della nostra vita sociale. La civiltà di un popolo, diceva già nel ‘700 un grande milanese come Cesare Beccaria, si misura dal grado di civiltà che assicura nell’esecuzione delle pene carcerarie.
Da questo punto di vista, il nostro Paese, Lombardia compresa, offre un pessimo spettacolo.
Il gruppo PD in regione ha proposto con convegno sul rapporto tra carcere, enti locali e istituzioni.Un modo per avviare una riflessione e un impegno in questo campo. Forse poco efficace in termini elettorali, ma decisivo in termini di civiltà giuridica e sociale.
Il testo del mio intervento al convegno: la percezione dei media e il ruolo degli enti locali