Continuano i rumors sul prossimo arcivescovo di Milano. I bene informati (a patto che lo siano davvero) danno per molto probabile l’arrivo sulla cattedra di Ambrogio e Carlo dell’attuale Patriarca di Venezia, il cardinale Angelo Scola.
Personalmente seguo un criterio ben preciso: il vescovo si accoglie, chiunque esso sia, come dono dello Spirito e come pastore della propra chiesa locale offrendogli, da laici, tutta la collaborazione e la corresponsabilità che ci è possibile.
Detto questo, visto che la domanda sul prossimo arcivescovo di Milano ha ormai superato nella frequenza quella relativa alla collega consigliera che ha ottenuto la copertina del mensile GQ di giugno, rilancio una riflessione che mi ha raggiunto via mail
“è mai possibile che il popolo di Dio di una diocesi non abbia la men che minima voce in capitolo nella scelta del proprio pastore e tutto debba essere nelle mani del Pontefice? E’ vero: se così fosse stato, probabilmente Martini non sarebbe mai diventato vescovo di Milano in quanto prelato del tutto sconosciuto allora e totalmente al di fuori dell’ambito milanese. Ma era proprio questo che dava senso a quella nomina: nonostante la giovane età e la poca pratica di questioni pastorali chi lo scelse vide in Martini uno spessore che lo rendeva idoneo a reggere per un lungo periodo la cattedra di Ambrogio. Se il nominato fosse Scola, ci troveremmo di fronte ad una situazione del tutto diversa: un prelato più che maturo (70 anni), proveniente da una sede vescovile di grande peso, molto caratterizzato in ambito ecclesiale per la sua vicinanza a CL, i cui trascorsi nella Chiesa milanese non sono propriamente lusinghieri, visto che fu allontanato dai seminari milanesi e venne poi ordinato nella diocesi di Teramo. Tutti questi fattori, a mio modo di vedere, renderebbero tale nomina assai problematica poiché essa si porrebbe in totale discontiniutà rispetto al percorso recente della diocesi milanese durante gli episcopati di Martini e Tettamanzi. In particolare risulterebbe premiata quella vera e propria chiesa parallela costituita da CL. Mi pongo questo quesito a ruguardo: se un vescovo a CL non piace, il movimento lo ignora in quanto ha la presunzione di essere autosufficiente ed è strutturato in modo tale da poter prescindere da tale figura, rivendicando magari un rapporto preferenziale col Pontefice; perché allora imporre ad un’intera diocesi un vescovo strettamente legato a CL, se solo ben si conoscono le difficoltà che esistono nelle relazioni tra questo movimento e il resto del popolo di Dio?So che i miei dubbi sono quelli di molti, tanto preti quanto laici. E’ possibile che questo disagio venga allo scoperto o, come mi ha consigliato un caro amico, bisogna solo pregare perché venga fatta la scelta giusta e comunque avendo Scola già 70 anni il suo episcopato durerebbe solo 5 anni o poco più?”
Penso che non si possa fare granché al di là di quanto suggeriva il caro amico dell’autore della mail, ma penso anche che possa essere utile discutere apertamente di preoccupazioni e malumori onde evitare che alimentino un malcontento serpeggiante e non detto che potrebbe creare non pochi problemi nel prossimo futuro.
La mail che ha riprodotto (l’ho lasciata anonima, ma se l’autore crede provvederò a corredarla di nome e cognome) proponeva anche due allegati che riproduco qui sotto. Sono ulteriori stimoli per una riflessione comune che, come dicevo, mi parrebbe opportuna e stimolante.
Caro fabio, speriamo che lo spirito soffi fino all’ultimo…. e ci risparmi questa decisione così inopportuna! poi, come ricordi tu, accoglieremo il vescovo per quello che è, cercando di continuare a perseguire la strada dell’unità della chiesa (spesso impervia e ricca di sofferenza!!!). condivido appieno il commento che hai pubblicato.
Buonasera a tutti,
io propongo una figura “nuova” e al di fuori dai “soliti” giri, ma di grande carisma nonchè cultura: Mons. P. Parolin, nunzio apostolico in Venezuela. Se davvero fosse lui il nuovo Vescovo… bè, qualcosa cambierebbe davvero in tutti i sensi!
Che lo Spirito Santo sia sempre con tutti voi.
da catto-ciellino e non ciellino cattolico dico che la nomina del Cardinal Scola alla Sede ambrosiana sarebbe un toccasana per l’anima integralista di cielle che , purtroppo, esiste ma properio perche’ integralista e’ lontanissima dal pensiero del grande Giussani che apprezzava finaco la chiesa ed i telogi ortodossi ed addirittura i protestanti americani. Con Scola Arcivescovo gli autoreferenzialii superbravissimi primi della classe si accorgerebbero che Scola deve guardare a tutti e forse riscoprirebbero l’orgoglio di essere una costale della gloriosa azione Cattolica…che ha sofferto controo i nazisti , che ha resistito al neopaganesimo fascista e che e’ stata perseguitata dai comunisti dell’italia centrosettentrionale. A Venezia Scola ha dinostrato di essere un grande patrirca degno erede di Luciani e Roncalli. stessa cosa per il grande , eroico Monsignor luigi Negri , tra i pochi in Italia a non avere peli sulla lingua. Scola imporebbe ai “primi della classe” , recentemente poco attenti aivalori ed ai precetti di alcuni dei dieci comandamenti,un bell bagno di umilta’. Lo dico senza rinnegare l’incontro grande fatto con Cielle che ha dato un senso , grazie a Cristo ed alla Sua Chiesa cattolica Romana ed apostolica, alla mia vita. W il Papa ,W TUTTI I VESCOVI, W il Gius , W Scola e don negri…….essere cattolici e’ un Dono che solo un abitante su sei sulla terra ha ricevuto …….
Caro Pizzul, mi spiace tanto per Lei e per l’AC di Milano, ma finalmente arriverà il Vescovo giusto! Sa perchè? Perchè uscirà dal cuore stesso del Papa e chi meglio di Lui sa cosa sia bene per i milanesi? Cercate di essere più umili, non abbiate la pretesa di sapere Voi chi sia bene avere come vescovo…amate il Papa e non fate finta di volergli bene per poi dire come Voi la pensate! Al Papa si “obbedisce” senza riserve se si ama davvero la Chiesa…Lui è Cristo in terra che a voi piaccia o no! Gioirò di questa nomina e lo dico da ex responsabile decanale giovani di AC! Che Dio ci conservi a lungo questo Papa! Molto più a lungo della sua carriera politica, si spera, caro Pizzul! Ne abbiamo veramente bisogno! W il Papa e se lui vorrà W Scola a Milano e che rimanga anche oltre i 77!!
visto il risultato delle ultime elezioni con la scelta di Pisapia, credo che per”par condicio” la scelta del nuvo vescovo sarà orientata verso prelati conservatori. Bagnasco, Scola, Fisichella. Peccato! Mi sarebbe piaciuto un vescovo tipo mons. Forte già vescovo di Chieti ed in linea con Martini e Tettamanzi!!!
Una linea di discontinuità per la Diocesi è ASSOLUTAMENTE necessaria: vedere il cardinal Tettamanzi prodigarsi per l’elezione di Pisapia (che sostiene aborto, eutanasia, registro delle unioni civili), in netto contrasto con le parole del Papa sulla famiglia e sui valori fondamentali della vita, richiedono un assoluto cambio di rotta per la città.
Scola o un altro vescovo fermamente Cattolico (che difenda i valori cattolici in ogni ambito) sono necessari per Milano
Ripeto un nome “fuori dal comune” ma dotato di fine e teologica diplomazia: Mons. Pietro Parolin…
Domani, i cardinali si riuniranno a Roma e faranno il nome del successore di Ambrogio, che il Signore ILLUMINI le loro menti.
A Milano non c’è bisogno di un contro o pro Pisapia: la Chiesa non è e non fa politica ma insegna altro, su altro e per l’altro: in poche parole istruisce ad amare in maniera incondizionata.
Non è importante che “vincano” CL o altre fazioni: deve vincere la forza dello Spirito Santo che sicuramente saprà manifestarsi con la nomina del un nuovo vescovo.
Sono convinto che il Papa non dia retta ai mass media (che danno Scola già con la valigia in mano pronto per Milano) ma sia un pastore determinato e convinto delle proprie scelte: sceglierà un outsider, una persona che sappia apportare “il nuovo” a una città variegata come Milano.
Caro Giuseppe Costanzo, francamente non capisco l’astio e la mancanza di stima nei confronti dell’autore del blog e del mondo di Ac.
1)Nessuno ha mai invitato alla disubbidienza al Papa.
2)Questo vescovo nascerà dal cuore del papa come quelli precedenti, cui peraltro non mi sembra che il mondo di CL abbia rinunciato a criticare.
3)Se non ricordo male, il Concilio Vaticano II dava anche una certa importanza al Popolo di Dio: in questo senso non ci vedo niente di male nell’aprire delle discussioni mantenendo uno stile di carità e amore ecclesiale.
4) augurare una carriera politica “corta” al caro Pizzul solo perché ha pensato di aprire una discussione sul tema mi sembra esagerato, anche solo se consideriamo che c’è Qualcuno che dice di amare i propri nemici: ma se non riusciamo ad amare i nostri fratelli cattolici come facciamo ad amare i nemici?
5) Accoglierò con spirito caritatevole e in ascolto il prossimo vescovo di milano, augurandomi che possa dare un contributo all’unione del mondo cattolico e non alla sua divisione, indipendente dal fatto che il suo nome sia Scola, Forte, Parolin, Fisichella…
6) A lei, caro Costanzo auguro una lunga vita, naturale, ecclesiale e se sarà anche politica!
Belle parole Jacopo.
Il Cristianesimo insegno l’unione e non la divisione faziosa!
gentili tutti,
questo arcovescovo ciellino sarebbe davvero inopportuno. io sarei disposta ad andare in piazza a riceverlo a fischi. trovo che il papa non accoglie la voce della città che ha in martini e tettamanzi le voci più autorevoli. e ci manda un personaggio di un gruppo/movimento ideologico, ormai una lobby a Milano. Il vento nuovo di Milano il papa lo vuole soffocare. desidero che la voce martiniana aperta, moderna, di una chiesa che non teme la società moderna, che la interpreta e che ci sostiene nel quotidiano, continui a spirare a milano. e non desidero sentire un arcivescovo parlare ancora di “compagnia”, ideologica, di cielle. quattro idee, e via con gli affari. vul dire che io seguirò de scalzi, e solo lui.
Non si vorranno anche qui fare le primarie…è deprimente assistere a questo spettacolo rispetto a ciò che viene da Dio attraverso il Papa che da 2000 anni regge Santa Romana Chiesa!
Le tifoserie credo debbano astenersi e redimersi…la scelta del Santo Padre sarà quella più giusta, per il momento storico, con buona pace di tutti; non sarà Scola ma persona altrettanto orientata che ritornerà a Milano con tutta la sua esperienza pastorale e sacerdotale.
Caro Ermanno,
le nostre non sono tifoserie ma opinioni fondate.
Io conosco Mons. Parolin e Card. Scola.
Ti assicuro che Parolin, anche non essendo or ora cardinale, è una persona saggia, dinamica, giovane, acculturata e che sa ascoltare indipendentemente dall’appartenenza! Sarebbe un’enorme conquista per la Chiesa ambrosiana.
Sicuramente il Papa deciderà illuminato dallo Spirito Santo ma come ben saprai queste nomine riguardano più il potere temporale più che spirituale! Vogliamo forse abbracciare quello di CL?????
PS: qui esponiamo liberi pensieri, indipendentemente dall’essere credenti o meno. Il nuovo cardinale sarà il Nostro Vescovo, Vescovo di tutti credenti e non (ricordiamo forse la figura dell’amatissimo Card. Martini??Ecco, spero che il Santo Padre rifletta a lungo prima di ufficializzare la nomina di Scola!). Dobbiamo ritornare a quello che era, ed è, l’autentico messaggio cristiano, volto all’universale.
Saluti
Il nuovo vento di Milano: Pisapia ha appena dato il patrocinio al Gay Pride!!!!
Spero vivamente in un Vescovo, chiunque egli sia, che sappia contrastare con grande forza questa deriva anti cattolica della società civile, che distrugge la famiglia basata sul matrimonio tra uomo e donna.
Purtroppo Tettamanzi non ha affatto operato in questa direzione.
Va benissimo Scola, anche se ciellino, perchè è un cattolico vero, veramente innamorato di Cristo e disposto a testimoniarlo in ongi atto della sua vita, con ogni suo comportamento
se venisse Scola i ciellini riconoscerebbero la figura del pastore, se non altro smetteranno di fare quello che vogliono all’interno della chiesa. la tentazione, comunque, di pensare “se questa è la chiesa”, meno male che Dio è un altra cosa, è molto forte. Una sola cosa: non mi interessa di chi è Dio, mi basta sapere da che parte sta. Non certo tra il popolo di cl di oggi: un popolo venduto per un piatto di lenticchie.
Di mons. Scola si ricordano le imperdibili dichiarazioni sul giornalista Renato Farina, quello che è stato radiato dall’Ordine dei Giornalisti per “aver collaborato, quando era vicedirettore di Libero, con i Servizi segreti italiani, fornendo informazioni e pubblicando notizie false in cambio di denaro” [Wikipedia]. Sottoposto a procedimento giudiziario il Farina (mio omonimo purtroppo) per le stesse vicende ha patteggiato una pena di sei mesi per favoreggiamento. Questo campione del giornalismo nostrano si era già distinto per una serie di articoli diffamatori nei confronti di Enzo Baldoni definito “un simpatico pirlacchione” e “il pacifista col kalasnikoff”; peccato che poi Baldoni fu rapito e ucciso da terroristi islamici in Irak dove svolgeva attività di assistenza per la popolazione locale. Fra le gesta del nostro anche l’annuncio a Porta a Porta della morte del mercenario italiano Fabrizio Quattrocchi, prima che i suoi familiari venissero ufficialmente avvertiti dalle autorità italiane. Ebbene di questo soggetto lo Scola ha avuto l’ardire di affermare al Meeting di Rimini che “sono pochi i giornalisti italiani bravi come lui”. Dichiarazione del tutto inquietante visto il curriculum del Farina, la cui appartenenza a CL, evidentemente, è sufficiente allo Scola per additarlo come modello di giornalismo. Il fatto che le dichiarazioni non siano mai state smentite la dice lunga sulla persona accreditata per diventare vescovo di Milano. Quanto a Farina la radiazione dall’Ordine gli è valsa una promozione in Parlamento dove siede nelle file del Pdl essendo stato inserito nelle liste bloccate di questo partito per i suoi meriti!
Ci sono molti Vescovi innamorati di Cristo… e con questo voglio dire: molti Vescovi migliori rispetto a Scola.
N.B. : il Patrocinio al Gay Pride lo diede anche la Si.ra Letizia Brichetto in Moratti, ex sindaco. Il Patrocinio dato dal Comune comunque sarà gratuito = no fondi ma solo spendita del nome/logo. Non sono d’accordo sulle modalità di rivendicazione del Gay Pride ma sicuramente non serve Scola per contrastare questi parate: serve una presa di coscienza collettiva a livello nazionale. Riconoscere la falla e rimediare, se ancora in tempo.
Tomas,
è preoccupante il fatto di esprimere il proprio libero pensiero a prescindere dall’essere credenti o meno, a me risulta difficile questo esercizio: togliere e mettere la “giacchetta” della fede, io la Fede la custodisco nel cuore e la esercito SEMPRE altrimenti che fede sarebbe!
Riguardo il tanto desiderato patrocinio del Comune della giornata dell’orgoglio omosessuale a Milano, senza arrampicarsi sui vetri…ritengo ci sia uma mancanza di aggiornamento, le giunte di centro destra non lo hanno mai concesso, nemmeno quello gratuito; in compenso qs nuova giunta ha cancellato la parola Famiglia dalle denominazioni dei suoi assessorati e ciò indica chiaramente quale è il suo orientamento…staremo a vedere e spero che anche Pizzul e Granelli siano vigilanti!
Tornando al nuovo Arcivescovo, ascoltando il mio cuore di Fedele SEMPRE: sia fatta la volontà di Dio…poi se qualcuno vorra fare il tifoso partendo da opinioni fondate, si può fare, per poco però, dopo per chi toglie e mette la “giacchetta” della fede deve rimetterla!
Un cordiale sauto a Tomas e chi vorrà leggere…
Caro Ermanno,
io, per essere diretto, porto l’abito e non solo la giacca della fede: non ho bisogno di ostentare la mia appartenenza!
La Sig.ra Moratti, appena eletta, diede il patrocinio al gay pride!
Non penso che il discorso su Dio debba ridursi ad una giacca. Sicuramente con la venuta di Sua Ecc. Angelo Scola non ci sarebbe un ritorno alla famiglia, o meglio, un presa plenipotenziaria di poteri da parte di CL!!
Perchè indossare una giacca stretta piena di pregiudizi verso un’amministrazione che deve ancora di-mostrare cosa riesce a fare?
Forse, caro Ermanno, manca a te un grosso aggiornamento: il nuovo Sindaco non ha bisogno di uno specifico assessorato per la famiglia.. motivo? Il nuovo vicesindaco di Milano è: Il nuovo vice sindaco di Milano è la cattolica Maria Grazia Guida, direttrice della casa della Carità – Caritas ambrosiana!!! Ti par poco? Altro aggiornamento: Don Giussani frequentava la casa di Pisapia!
Non è questione di vigilare… la fede non è un baluardo da conquistare e fortificare ma un atto gratuito di amore verso il prossimo perchè Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza, prescindendo da qualsiasi coloritura, appartenenza, religione! Il patrocinio alla giornata dell’orgoglio gay non è desiderata: la ritengo inopportuna per rivendicare diritti civili che, in quel modo, vengono banalizzati, ridicolizzati e presi poco in considerazione.
Ricordo a Ermanno che la fede è saper ascoltare e com-prendere anche il prossimo, senza l’altro non siamo nessuno.
Buona serata
Saluti
Certo Tomas che come abito non lo vesti proprio proprio bene…poi persisti diabolicamente a sostenere dati non corretti sul patrocinio presunto dato dalla Moratti nel suo primo anno di sindaco perchè poi non avrebbe pìù dato forse aveva avuto pressioni già dall’esorcista Scola? Riguarda per completa informazione con più attenzione gli atti del Comune…
Pensare che Scola, se fosse lui e non sarà lui, con la bacchetta magica arrivasse a, come dice, far rotornare alla famiglia è illusorio, certo mondo cattolico è ormai lontano anni luce dalle posizioni della Dottrina Sociale della Chiesa ormai è stato ben integrato nelle posizioni tipiche della sinistra e di certa parte libertina che è ovunque!
Non sono pregiudizi verso questa giunta bensì giudizi che partono da posizioni culturali diverse come ad esempio sulla famiglia, non è sufficente mettersi la spilla del vice sindaco cattolico della Caritas ecc ecc…
Poi per il fatto che il fondatore di cl abbia frequentato casa pisapia…mi scappa una sana risata, io potrei farti l’elenco delle case frequentate ma a che serve il giudizio su qs giunta è in partenza negativo, quindi passa ad altri aggiornamenti è meglio!
Permetimi poi sulla fede…quella che vedi tu come atto gratuito d’amore ecc…mi sa tanto di filantropia che non si differenzia in nulla da tutto il resto è meglio quindi che se sei credente reciti il credo con piu attenzione!
Saper ascoltare e comprendere le persone non è questione di fede mio caro bensì di buone relazioni umane che chiunque dovrebbe avere non credenti compresi…
Un caro saluto!
Caro Ermanno,
l’abito io lo vesto bene, tranquillo.
Ti consiglio di incontrare il Sindaco Pisapia e parlare informato.
Io il credo lo recito con molta attenzione, ma la fede non è solo il credo. Bisogna cercare di prescindere da certi “bigottismi” ormai vetusti.
La famiglia è un’istituzione che cambia, dobbiamo rispettare la posizione dei credenti ma anche dei non credenti: tranquillo la giunta non disgregherà la famiglia. Se si avverte questa paura vuol dire che c’è senso di inadeguatezza e di non riuscire più a comunicare efficacemente. Saper ascoltare e comprendere non è solo questione di buone relazioni umane: sei mai stato a confessarti? Hai mai provato a sentire ciò che ti dice il sacerdote? Forse non è ascolto, comprensione e assoluzione? Il vero fedele non deve differenziarsi anzi deve uniformarsi alla Parola di Dio che è semplicemente: amore, gratuità. Vivere secondo il Vangelo non significa vivere con una duritia cordis tale da diventare insensibili ai cambiamenti che ci attraversano ma annunciare Gesù. Gesù vestiva di abiti semplici, penso di iuta = la fattura delle stoffe indicava forse la qualità della sua fede?
Forse i tuoi, caro Ermanno, sono discorsi pre- conciliari che ben vanno d’accordo con una Chiesa retrograda che cerca di farsi spazio ma le incombenze del nuovo secolo non lo permeterranno: quindi non adeguarsi ma agiamo da veri fedeli con il cuore in mano pronti all’ascolto (per coloro che vorranno ascoltare) ma caritatevoli verso anche chi non è abbastanza umile da temere Dio.
Card. Scola è un fondatore di CL, per di più allontanato dalla Chiesa Ambrosiana. Con questo non significa disprezzare una persona ma nutrire forti dubbi sulla verità del Suo annuncio: a Milano e al popolo di Dio (e non di CL!!!).
Buona serata
Il nuovo sindaco ha proposto di istituire il registro delle unioni civili: questo registro non è un mero elenco di “coppie di fatto” ma è fondamentale per ripartire eventuali fondi che il comune volesse dare alle Famiglie.
Ecco il punto gravissimo rispetto alle famiglie: Pisapia non disegregherà la famiglia, ma il solo fatto che unioni non matrimoniali possano avere gli stessi contributi di una famiglia fondata sul matrimonio, beh… è un atto che desta gravissime preoccupazioni, soprattutto nei cattolici.
Se poi si pensa che queste “famiglie” possano anche essere formate da due persone dello stesso sesso, rende la questione molto molto più grave.
Questa era una proposta portata avanti da Pisapia, con il supporto di tutti i partiti che lo appoggiano: basta una vicesindaco della casa della carità ad impedire ciò? Ne dubito fortemente.
Voler sostenere la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna è atteggiamento pre-conciliare? Direi proprio di no.
La Dottrina Sociale della Chiesa non può essere adattata a seconda del secolarismo…
il buon giorno si vede dal mattino!
non dialogano molto in terra di Gerusalemme, ma, a quanto si legge, non stiamo meglio a Milano…Io ero e sono legata a Martini, ma il dialogo tra cattolici credo sia fondamentale in questo momento, senza tirare troppo nè verso CL nè verso SeL. Vedremo le proposte: no??
Pisapia ha promesso ieri in PIAZZA DUOMO, al termine delle BEATIFICAZIONI di istituire il registro delle unioni civili!!!! Intanto è un atto simbolico – dice Majorino (PD) – perché dà l’occasione di celebrare l’unione alla luce del sole. La registrazione è la solennizzazione dell’unione e si può pensare anche a una cerimonia”
“Adesso la «cerimonia» potrebbe ottenere una sua «ufficialità» anche se senza una legge nazionale non avrebbe alcun valore. Invece, il registro potrebbe significare il riconoscimento materiale di alcuni diritti relativi all’accesso ai servizi del Comune, come l’accesso del nucleo famigliare alle graduatorie delle case popolari”
Tettamanzi ha fatto di tutto per aiutare Pisapia ad essere eletto: è solo una grazia di Dio se arriva qualcuno di indirizzo completamente opposto a lui!!!
Pizzul, perchè non commenti queste iniziative? Sei bravo solo a fare commenti sugli avversari. Perchè non commenti le iniziative fortemente anti-cattoliche dei tuoi compagni di partito?
E il nuovo indirizzo quale sarebbe? Scola? Un prete non voluto dalla Chiesa ambrosiana e ora un arcivescovo ancora meno amato e condiviso! Che decisione poco democratica…
Scola è ben voluto da Cl e dal Papa… basta per una città come Milano e per la diocesi più grande al mondo?
La Chiesa sta per “barricarsi” in una cortina di ferro. Questa è una nomina, ormai quasi certa,sorda: sarà difficile progredire e alimentare i cuori di migliaia di fedeli delusi!!!
Se, comunque, così fosse diamo il benvenuto a Sua Eminenza Scola.. augurandoci che sappia essere distaccato da atteggiamenti settari di partito/movimento e che sappia essere voce autentica del Vangelo (sarà forse possibile/auspicabile?.. vedremo).
Buona giornata
A quanto pare Angelo Scola succederà a Dionigi Tettamanzi. Non si bestemmi contro lo Spirito Santo affermando che la decisione del papa è stata suggerita dall’Alto. Ancora una volta ha vinto la faziosità di un clero polverso, avulso al sentire comune, accanito nel gioco degli “scacchi vaticani”. Un’altra pecorella è andata smarrita e non certo Scola si attarderà nei suoi “inciuci” per recuperarla… Nonostante ciò sono ottimista: Scola è anziano e non gli mancano molti anni alla pensione!
Bravo Alcide! Se veramente arriva Scola a Milano propongo a tutti noi dissidenti di rinserrarci nella ex Basilica Porziana come nel febbraio del 386 ai tempi di Ambrogio e Giustina. Ho letto che il papa avrebbe fatto questa scelta per ristabilire l’autorità vaticana sulla diocesi ambrosiana. Bene, se questa è la stima che Sua Santità ci tributa direi che sarebbe opportuno inviargli un segnale chiaro, di stima ed affetto più per le scelte non fatte che per quelle fatte. Paolina
E’ la prima volta che mi capita di veder criticare il Papa da persone cattoliche!!!
Ma vi rendete conto di dove stiamo andando? Adesso piovono anche accuse sul Papa!!!
Il signor Pisapia è un buon uomo, ma è quanto di più anticattolico si possa vedere: in 2 giorni ha dato patrocinio al Gay Pride e ha affermato che farà il registro delle unioni civili. Il cardinal Tettamanzi ha sostenuto con forza quest’uomo che ha già dimostrato quanto tiene in considerazione i valori cattolici.
Scola, di indirizzo completamente opposto, che mai andrebbe contro il Papa (che pochi giorni prima delle elezioni aveva affermato di sostenere in ogni cosa persone che difendevano valori cristiani) è teologo di grandissimo rispetto, uomo di una profondità notevole, che è amato da moltissime persone, anche tantissimi non ciellini come me.
Capisco che i ciellini vi possano stare antipatici, ma se per questo arrivate addirittura a criticare e a dubitare del Papa, state davvero degenerando
Il papa è un uomo, la chiesa è fatta di uomini. Il papa è infallibile solo ex cathedra quando proclama un dogma. Lo dice chiaramente il Catechismo della Chiesa Cattolica. Per quanto concerne la teologia di Angelo Scola consiglio di leggere il confuso e talora contraddittorio “Buone ragioni per la vita in comune. Religione, politica, economia”. Riguardo ai valori cristiani, chiedo al carissimo Marco di tornare sulle sue parole e di sostituire l’espressione “valori cristiani” con “valori cattolici”, di riflettere più approfonditamente su cosa si intende per cristianesimo e per valore. Come affermava il Propter di Huxley…gli uomini che hanno dei valori il proprio baluardo sono più vicini al totalitarismo che all’umanismo. La mia preoccupazione non è comunque data da Scola in quanto Scola ma dal destino della Chiesa Cattolica che abbisogna evidentemente di un rinnovamento. E non c’è a mio avviso rinnovamento se la nostalgia del passato (CV II) ostacola la protensione al futuro.
Alcide ha ragione, si tratta di valori cattolici.
Corretta anche l’idea dei valori come baluardo che avvicinano al totalitarismo.
Ma quindi? Che rinnovamento si vuole per la Chiesa?
Che permetta matrimoni Gay? Che dia lo stesso valore a coppie di fatto e matrimoni? Che sia più permissiva sul fine vita? più permissiva sull’aborto?
Certi valori cattolici sono assolutamente non negoziabili! La difesa della vita senza se e senza ma, la difesa della famiglia basata sul matrimonio non possono essere negoziabili.
Se la società avanza non vuol dire che stia avanzando nel modo giusto e la Chiesa debba seguirla.
Si può protendere al futuro sulla tecnologia, sull’ambiente, ma non sui valori umani. Vita e famiglia nel rapporto uomo-donna sono baluardi che rendono più piena la vita, non creano totalitarismo.
Le sembra che la gente sia più felice oggi tra divorzi, identità sessuale confusa, figli da vari partner? Io credo proprio che la Chiesa non ceda in questo campo perchè vuole aiutare l’uomo a non perdersi.
E oggi purtroppo sempre più gente si perde, sopraffatta dal modernismo che rende tutto senza valore per cui l’amore tra due gay ha lo stesso valore di una famiglia
Caro Marco difensore dei diritti/valori cattolici,
ti informo che sicuramente tu non puoi sindacare su un grande sentimento come l’amore.
L’amore gay o etero che sia è lo stesso amore, proviene dallo stesso Padre e promana da uomini come lo sei tu!
Ti consiglio di imparare a riconoscere anche i sentimenti altrui come degni del tuo rispetto, perchè non sono nè più ne meno importanti di quello che puoi provare anche tu. Il problema è che la Chiesa, ultimamente, dimostra essere granitica. La Chiesa deve difendere la Vita ma anche l’amore come puro sentimento che promana da cuori umani, figli di Dio.
Non sono assolutamente d’accordo con le coppie gay che si vogliono sposare in Chiesa… che bisogno c’è? Bisogna rispettare la volontà della Chiesa: il matrimonio è fondato sul sacro vincolo tra uomo e donna.
Però bisogna anche riconoscere il diritto ai non credenti di poter essere riconosciuti a livello legislativo, visto che il divino non è per loro importante!
Sai mia nonna, fervente cattolica tutta d’un pezzo di una volta, diceva: il rispetto nasce dal rispetto… semplice no? Certo, ma sembra molto complicato da mettere in pratica.
Notte
Habemus cardinalem: A. Scola… che dire?… Benvenuto!
Le persone gay vanno rispettate, come vanno rispettate tutte le persone.
Ma l’amore gay è molto diverso dall’amore etero, è contro natura, è frutto di una malattia, di una degenerazione del vero Amore e per questo la Chiesa e il Papa in prima persona non gli dà lo stesso valore dell’amore etero.
In questo una Chiesa granitica è un baluardo fondamentale.
Sono d’accordo che le persone gay vadano rispettate, ma che le loro unioni possano avere gli stessi diritti di un matrimonio… beh è molto pericoloso.
Vogliamo dare in adozione i bambini a coppie gay? I bambini hanno bisogno di una padre e una madre!!! Basta pensare che fatica quando i bambini sono vittime di liti e divorzi, figuriamoci ad avere due padri. Come cresceranno? Storti e senza alcuna percezione chiara di cosa è naturale e cosa no.
Riconoscere le unioni gay presupporrà poi di dover dare contributi per sostenere queste famiglie: ma queste “famiglie” non fanno altro che aumentare la confusione e la degenerazione di questa società.
Rispetto assolutamente si, stessi diritti (come coppie) no.
Per fortuna il Papa (e pure il nuovo Arcivescovo) è fortemente granitico rispetto a questo tema
Caro Marco,
leggo le tue “assurde” parole con sgomento.
Ti rendi conto di quello che dici? Le tue parole vanno assolutamente contro i principi cristiani!!
L’amore è amore, qualsiasi esso sia.
Non voglio aggiungere altro,
vedrai, il Nostro nuovo Vescovo saprà “aprirsi”…
buona notte
Mi spiace contraddire Tomas, ma concordo con Marco, rispetto al passaggio sull’amore: l’amore omosessuale è dovuto a malattie che impediscono di comprendere il modo corretto di relazionarsi ed amare l’altro.
“Uomo e donna li creò”.
Infatti per la morale cattolica, l’amore omosessuale è una deviazione anche perchè non produce e non può produrre frutto.
Ritengo che gli omosessuali siano da rispettare come persone, ma mettere sullo stesso piano il loro amore con quello eterosessuale è un grave errore perchè abbatte differenze inconciliabili, sui cui si basa la dottrina cattolica
Saluti
Stefano
Voi non sapete quello che dite.
L’omosessualità non è considerata una malattia perchè non lo è!
L’amore è uguale su qualsiasi piano: etero oppure omo che sia.
La Vostra è una concezione granitica e bigotta…come fate a considerare malattia ciò che non compare, nemmeno considerata, nell’elencazione delle malattie dell’ OMS? La chiesa non ha più potere temporale per poter giudicare e sentenziare su questi argomenti.
Concordo che la famiglia originaria è basta sull’unione tra uomo e donna, ma esistono anche le famiglie di fatto: non solo gay, ma anche etero! Vogliamo lasciare questi casi senza una minima forma di tutela? Dobbiamo rispettare anche le loro posizioni: non tutti sono credenti, non tutti vogliono il matrimonio.
Buona giornata
Caro Tomas, sono imbarazzato nel risponderti.
Qui non si tratta di rispettare le posizioni altrui, ma di mettere sullo stesso piano amore tra uomo e donna e amore tra due uomini.
L’amore tra due uomini è solo per la ricerca del piacere perchè non può generare nulla! Questa è la posizione della Chiesa, non la mia.
Cosa c’entra il potere temporale? La Chiesa giudica e sentenzia su questi argomenti perchè ha a cuore l’uomo.
Il Papa si è espresso più volte su questo argomento in modo fermo e deciso (l’ultima volta Zagabria un mese fa).
Le famiglie di fatto “etero” possono sposarsi CIVILMENTE per avere gli stessi diritti del matrimonio.
Ma non è possibile concedere il riconoscimento a famiglie gay: se un bambino fosse adottato da una famiglia gay crescerebbe senza alcuna percezione di cosa è naturale (vale anche per i non cattolici).
Purtroppo oggi sembra che i gay sono normali, mentre chi è granitico nel seguire la Dottrina della Chiesa è definito anormale.
Io non discuto le tue convinzioni, ma da cattolico come fai ad essere così duramente schierato su posizioni diverse dal Papa che afferma ogni giorno di più l’importanza della famiglia tra uomo e donna?
E lo afferma non solo per i cattolici, ma per tutti, perchè senza il sostegno della famiglia questa società va ad autodistruggersi
Stefano
Il Papa non è Dio, è un uomo che parla attraverso lo Spirito Umano. Ma è un uomo: errare humanum est.
La fallibilità è anche nella Chiesa. L’amore è universale e in una relazione, non facciamo gli ipocriti, oltre al sentimento puro deve esserci anche attrazione, passione, desiderio. Tutto questo contribuisce a creare armonia in una coppia. Sicuramente il bigottismo e il voler restare fermi definendo l’omosessualità una malattia e l’amore omo una devianza..che dire.. si ritorna indietro di alcuni secoli. Ripeto:
I GAY SONO NORMALI
A volte è appunto la Chiesa che ha a cuore l’uomo e si cerca di interpretare, magari in senso unidirezionale, il messaggio autentico del Vangelo, di Gesù: perchè fare la guerra all’uomo (in questo caso omo)? Non siamo tutti fratelli e figli dello stesso Dio?
Una domanda: le coppie che non riescono ad avere figli e che naturalmente, nonchè fisiologicamente, hanno rapporti sono, o meglio, vivono nel peccato? Devono essere condannati?
Non puoi discutere su un sentimento puro come l’amore. L’amore, come dire, è unisex.
La società va a dautodistruggersi a causa dei gay? Quindi, capisco, che tu dai per assodato che ormai la maggioranza degli uomini sia gay…
L’autodistruzione non è forse sintomo/causa di qualcos’altro che anche la Chiesa non si impegna a combattere?
Buona giornata
Scusa… Intendevo dire Spirito Santo e non Umano!!
Tomas, evidentemente siamo su posizioni contrapposte.
L’omosessualità è una grave devianza e depravazione, che contribuisce (non da sola) alla rovina di questa società: oggi si perde il senso di cosa è bene e cosa è male, cosa è naturale e cosa no.
Definire normali i gay, certamente non aiuta a tenere salda una forte impostazione su vita e famiglia, che vale per tutti, cattolici e non.
Le coppie che non possono avere figli non vivono nel peccato: cosa ne sappiamo noi della potenza del Signore per cui, con un miracolo, possa rendere fecondo un corpo che non lo è mai stato?
Sono comunque ben contento di seguire il Papa nella strenua difesa di valori fondamentali e non negoziabili.
Se parla attraverso lo Spirito Santo, evidentemente è ben più illuminato di noi!!
E l’autodistruzione di questa società si vede proprio dall’interno della Chiesa: capisco le critiche esterne e lasciamo perdere le battaglie sui cardinali; ma è un bruttissimo sintomo che i cattolici si mettano a criticare le posizioni del Papa e quindi a vivere la propria vita non tenendo conto di questi precetti. E non perchè non siamo capaci di vivere in un certo modo (siamo tutti peccatori), ma perchè si ritiene che il Papa sbagli!!!
Per fortuna il Papa è granitico e credo proprio che lo Spirito Santo illumini anche i futuri Papa per continuare ad educare il mondo in modo così saldo
Stefano
Caro Stefano
semplicemente sbagli.
L’omosessualità non è una devianza, nè una depravazione!
Ripeto il Papa è un uomo e dato che è uomo può sbagliare.
Buona serata
Anche io mi ripeto: se il Papa è rappresentante di Dio in terra dobbiamo fare di tutto per seguire e testimoniare i suoi insegnamenti, soprattutto sui temi e sui valori non negoziabili.
Sei libero di credere ai valori che preferisci, ma non dire che stai seguendo la Chiesa cattolica e il Papa: questa è una posizione fortemente protestante, cristiana, ma non cattolica.
La dottrina cattolica, come più volte espresso dal Papa, parte da valori non negoziabili.
Le tue sono posizioni cristiane, ma non si può essere cattolici senza seguire il Papa.
E non lo dico io, lo dice la Chiesa.
Ripeto: non possiamo sempre essere d’accordo, a priori, su tutto e per tutto con Sua Santità. Forse, la posizione fortemente protestante e appunto cristiana vede “oltre” e riesce a comunicare dove la Chiesa cattolica non riesce più a farlo. Sono semnplicemente un cristiano e cattolico deluso dalla “plenipotenziarietà” degli uomini di Dio. Tutto qui.
Notte
Possiamo non condividere scelte più politiche (nomine dei vescovi per esempio), ma sui valori non negoziabili un cattolico non può esimersi dal difenderli senza se e senza ma; la difesa della vita, il matrimonio tra uomo e donna, l’autorità del Papa, per un cattolico non possono essere negati o oggetto di posizioni moderniste per meglio adattarsi alla situazione secolare. Il cambiamento per adattarsi alla situazione attuale è il modo peggiore per far perdere significato alla vita e al matrimonio.
Se uccidere una persona è male, lo è sempre (aborto e eutanasia); la famiglia si fonda su uomo e donna: non possiamo adattare la Chiesa alle novità moderniste solo perchè gli omosessuali ritengono che le loro unioni siano piene d’amore e naturali! La Chiesa giustamente rispetta tutti, ma non può difendere unioni che nascono e vivono nel peccato.
Questa non è la mia idea, è la dottrina della Chiesa Cattolica!
Le posizioni che la criticano, sono da rispettare, ma non sono cattoliche, al massimo cristiane. Il Papa è la guida della Chiesa Cattolica: chi non accetta ciò non ha capito la base del cattolicesimo, che non è l’universalità, ma la sequela e l’obbedienza per permettere l’universalità!!
Senza obbedienza all’autorità il cattolicesimo sarebbe già andato in frantumi, distrutto dalle mille idee diverse che lo pervadono.
Stefano
Mi piacerebbe un commento di Pizzul sulla posizione del PD rispetto alla legge sull’eutanasia. Il suo partito (tranne 13 deputati) ha votato in massa contro la legge proposta ieri in parlamento; tale legge impedisce di fatto l’eutanasia.
Da cattolico come commenta Pizzul la posizione totalmente anticattolica della gran parte del suo partito, compresa la cattolica adulta Rosy Bindi?
Condivide la possibilità di lasciare libertà alle persone per decidere se vivere o morire?
Non si vergogna che più di 100 deputati del PD promulgherebbero una legge che permetta l’eutanasia?
Tutto questo è proprio sintomo di una società allo sbando!!!!