La Lombardia? La ragione più ricca d’Europa. Un ritornello più volte ripetuto con una serialità quasi maniacale da chi governa, ma a anche da un’opposizione che non può presentarsi come disfattista e, alla fine, deve portare acqua all’eccellenza lombarda ormai assurta al rango di brand da difendere e promuovere ad ogni costo. Anche contro l’evidenza di numeri e statistiche. La realtà, stando ai numeri, è ben diversa e parla di una Lombardia in linea con gli standard del resto d’Italia, fatti di mancata crescita e di incapacità a competere con le aree più dinamiche dell’Europa. Se guardiamo all’ultimo decennio, la situazione va addirittura peggiorando, ponendo la nostra regione in posizioni poco onorevoli nella classifica globale delle zone più ricche e dinamiche del vecchio continente. Un po’ di propaganda politica è necessaria, ma quando questa si trasforma nella presunzione di eccellenza e in assoluta convinzione di trovarsi nel migliore dei mondi (anzi, delle regioni) possibili, amministrato dal migliore dei presidenti possibili… Beh, qualcosa da registrare c’è. Anche perché il declino, perché di questo bisogna parlare, va prima o poi arrestato, a costo di dire che il re è nudo e che la Lombardia proprio così eccellente in tutto non è. Il problema è che nel nostro paese contano ormai più le rappresentazioni (mediatiche e non) che la realtà. Quando ci sveglieremo?
Se vuoi cominciare a sentir suonare la sveglia… leggi qui sotto.
La leggenda della regione più ricca d’Europa
11 Maggio 2011 di fabio pizzul
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