L’ora della verità per il termovalorizzatore

22 Aprile 2011 di fabio pizzul

La Lega smetta di prendersi meriti che non ha. Non è certo grazie al suo intervento che il territorio di Trezzo può tirare una boccata di ossigeno sul raddoppio dell’inceneritore.  In questo ultimo anno il Pd ha fatto un grande lavoro in Provincia e Regione e portato avanti con convinzione una battaglia in difesa del territorio contro il proliferare di nuovi impianti e contro l’ampliamento di quelli esistenti. E lo ha fatto sempre al fianco degli amministratori locali, delle associazioni e dei comitati. Ha presentato ordini del giorno, mozioni, interrogazioni. Ha richiesto l’istituzione di un tavolo con i 26 sindaci interessati. Insieme a loro e ai rappresentanti dei cittadini, il Pd ha lavorato per arrivare ad una presa di posizione netta del centrodestra che dicesse no ai nuovi impianti e al raddoppio di quelli esistenti.

“Anche la Lega” ha spiegato Paolo Cova, consigliere provinciale Pd “che sul territorio aveva preso posizione contro il raddoppio, qui in Provincia aveva votato a settembre contro la nostra richiesta di stop. Sono abili a tenere il piede in due scarpe, ma le votazioni non mentono. Solo dopo tutto questo lavoro, si è giunti la settimana scorsa ad un documento che chiede una moratoria sugli inceneritori. Il merito non va certo al centrodestra, ma al grande lavoro che ha fatto il Partito democratico al fianco delle associazioni e dei comitati che si battevano per la difesa del territorio e della loro salute”.alla Regione fare la sua parte. Nei prossimi giorni gli assessori al territorio Belotti e all’ambiente Raimondi, assieme al sottosegretario alla Presidenza Paolo Alli, riceveranno i sindaci del territorio interessato dall’eventuale raddoppio dell’impianto di Trezzo. L’incontro è il primo atto con cui la Giunta dà attuazione a una mozione proposta dal Pd e approvata all’unanimità nello scorso mese di luglio. Di fronte alla netta presa di posizione della Provincia di Milano la Giunta regionale non può rimanere in silenzio. Ogni ulteriore ritardo non può che significare un implicito assenso al raddoppio di Trezzo. Sulla base dell’atto di indirizzo votato dalla Provincia di Milano, la Regione deve ora impegnarsi a congelare le procedure autorizzative per i nuovi impianti o per l’ampliamento degli esistenti.
Non si può essere contrari al termovalorizzatore quando si parla al territorio ed evitare invece ogni possibile decisione quando ci si trova nei palazzi della Regione. E’ ora di finirla con una Lega che a parole lotta, ma non si prende responsabilità di governo a tutela degli interessi dei cittadini.
Nonostante questi passi avanti non si può ancora cantare vittoria, per i consiglieri del Pd ora c’è un grande rischio: il sindaco di Trezzo sull’Adda, Danilo Villa ha convocato il consiglio comunale alla stessa ora e allo stesso giorno dell’incontro fissato in Regione. Far slittare ulteriormente un incontro così lungamente atteso rischia solo di fare il gioco di chi vuole il raddoppio dell’inceneritore.

Un commento su “L’ora della verità per il termovalorizzatore

  1. Eleonora Mauri

    Carissimo Fabio,

    stiamo seguendo con tanta attenzione la questione del raddoppio dell’inceneritorei di Trezzo e siamo grati in tanti per quanto i consiglieri regionalei e i consiglieri provinciali stanno facendo al riguardo.
    T informo che il sindaco di Trezzo avrebbe indetto consiglio comunale alla stessa ora e allo stesso giorno dell’iniziativa in regione. Dobbiamo smascherare ogni doppio gioco e pretendere chiarezza!

    Un caro saluto e tanti auguri di Buona Pasqua.
    Eleonora Mauri

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