Tutto ciò che tocca la Lega, anche le proposte più bislacche, diventa oro dal punto di vista mediatico.
Chi ha letti i giornali di oggi si è fatto un’idea ben strana di quello che è stato ieri il consiglio regionale.
L’approvazione della legge per la celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia è diventata una vittoria della Lega che avrebbe portato a casa bandiera e festa della Lombardia. Vorrei farvi notare che si mette sullo stesso piano una legge regionale (massima espressione istituzionale del Consiglio) e un ordine del giorno (una sorta di raccomandazione alla Presidenza del Consiglio regionale) che per di più ribadisce cose già presenti nello Statuto della Lombardia.
Bravi, anzi, molto bravi i leghisti a convincere i giornalisti che la notizia vera fosse la loro vittoria. Meno bravi i giornalisti a cadere nel trappolone leghista.
In tutto questo, so che cosa pensate: il PD brilla per la propria afasia anche in Consiglio regionale. Da che cosa deriva?Provo a fornire una spiegazione.
La Lega ha nel DNA l’opposizione. Anche quando governa riesce sempre a passare come partito di protesta con slogan che non vanno troppo per il sottile, sempre sul filo della rottura e mai della mediazione.
Il PD ha tra le sue caratteristiche la responsabilità istituzionale, chiamatela se volete vocazione governativa. La conseguenza è che si tende a non calcare i toni e presentare proposte costruttive.
Risultato: la Lega va sui giornali, il PD no. Qualcuno mi dirà che, alla lunga, l’atteggiamento costruttivo paga in termini elettorali.
Ma quanto si può sapere dura questo “alla lunga”?
Ordine del giorno bandiera e festa – 1 mar 2011
PDL 33 – approvato in aula nella seduta del 1 mar 2011 – testo non ufficiale