Ascoltare i pendolari

14 Febbraio 2011 di fabio pizzul

Ritardi, rincari, scarsa manutenzione… I pendolari sperimentano tutti i giorni la fatica di scegliere il trasporto pubblico per raggiungere il proprio posto di lavoro.
Una scelta che dovrebbe essere incentivata in tutti i modi si traforma spesso in un percorso ad ostacoli.
Per carità, nessuno ha la bacchetta magica, ma un maggior ascolto delle ragioni di chi viaggia più che una manifestazione di debolezza mi sembrerebbe un atteggiamento di buon senso e di buona educazione da parte delle istituzioni.
I comitati dei pendolari chiedono da tempo un serio e continuo confronto con Regione Lombardia.
Si legge in un loro comunicato:

Ribadiamo pertanto la nostra richiesta al Presidente delle Regione Formigoni, che afferma
di tenere le porte aperte ai pendolari, di passare dalle parole ai fatti, fissando una data e un
orario “da pendolari” per darci delle risposte concrete su questi temi e nel quale si impegni
ad assumere il ruolo di garante dei diritti dei cittadini pendolari.
Pendolari, passate parola, firmate la petizione su www.patto.ilpendolare.com e
organizziamoci per raccogliere le firme su carta. La partita non è ancora chiusa e, prima di
maggio, abbiamo ancora diversi mesi. Solo se saremo in tanti a firmare potremo avere
ascolto vero. Perché noi crediamo nella democrazia e nella partecipazione.

Rilancio volentieri questa richiesta ufficiale, sperando che possa arrivare dalla Regione qualche segnale di ascolto e disponibilità nei confronti di chi, civilmente, tenta di rappresentare le esigenze e i problemi delle centinaia di migliaia di pendolari lombardi.

Un commento su “Ascoltare i pendolari

  1. Roberto

    Che bello sarebbe se qualcuno del comune passasse oggi a Rogoredo; troverebbe feci umane, urine, cassonetti ribaltati e, sul binario 1 tra le rotaie un piccione morto. No cimment.

    Replica

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