Approvata praticamente all’unanimità (1 astenuto) oggi in Consiglio regionale la legge sull’educazione alla legalità. Una legge intestata, come relatore, a Renzo Bossi che ha coordinato ufficialmente il gruppo di lavoro della II commissione che ha unificato due progetti di legge presentati da Italia dei valori e Sinistra Ecologia e Libertà (guarda il video).
Una legge molto positiva che ha rischiato però di bloccarsi in aula su un emendamento proposto dal’assessore alla sicurezza Romano La Russa con il seguente testo da inserire riguardo i requisiti della associazioni eleggibili al contributo regionale: “non avere tra le finalità associative l’attività politica, non intrattenere né aver intrattenuto legami con formazioni politiche e/o partitiche, non professare vicinanza ad alcuna ideologia né adesione ai programmi di alcuna specifica formazione politica”. Provate a spiegarmi quale delle associazioni attive nella lotta alle mafie e alla criminalità più in generale potrebbe rientrare in criteri così restrittivi e penalizzanti. L’assessore La Russa ha avuto addirittura il coraggio di citare come associazione collusa con la politica “Libera” di don Ciotti che propone sul suo sito addirittura la foto di Rita Borsellino (la co-fondatrice) rea di essere stata candidata alle elezioni europee e regionali siciliane per la sinistra. Dopo alcuni convulsi minuti di discussione/confusione in aula e una breve sospensione, l’assessore La Russa è stato costretto dalla sua maggioranza a ritirare l’emendamento incriminato.
Risolto il caso La Russa, si è andati al voto con l’esito positivo di cui dicevo all’inizio.
Il testo della legga (sono stati approvati alcuni emendamenti nnon presenti in questa versione)
STOMACHEVOLE, non trovo altre parole!
Lodevole il risultato raggiunto nonostante l’azione di “blocco” di certe parti; rimane solo un rammarico:sono pienamente d’accordo per il “largo ai giovani”, ma almeno che tali giovani siano di spessore! (ogni riferimento al relatore non è puramente casuale )