Si sono votati la legge sull’acqua

22 Dicembre 2010 di fabio pizzul

22 Dicembre 2010 - Voto sull'acqua

La maggioranza ha forzato la mano e il PD ha detto no uscendo dall’aula (guarda il video). Neppure la proroga di un anno per la cancellazione degli Aato stabilita oggi dal Governo ha fermato la Lega e il Pdl che hanno voluto approvare una legge in barba al buon senso che avrebbe consigliato di attendere la sentenza della Corte Costituzionale e i referendum. Una seduta nervosa e a tratti tesa ha portato il Consiglio regionale lombardo ad approvare la nuova legge per la gestione delle risorse idriche. La nuova legge sull’acqua recepisce le direttive del cosiddetto decreto Ronchi e della Finanziaria 2010 cancellando di fatto gli Aato (ambiti amministrativi territoriali ottimali), ovvero i consorzi di comuni che fin qui hanno gestito l’acqua in Lombardia. Dopo qualche tentativo di mediazione per rinviare l’entrata in vigore della legge in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sul ricorso del Veneto e dei referendum, il PD e gli altri partiti di minoranza hanno messo in atto un ostruzionismo che ha prolungato i lavori di un paio d’ore e, al momento del voto finale, sono usciti dall’aula. Risultato: Pdl e Lega hanno approvato la nuova legge con 39 votanti, il minimo indispensabile, visto che il numero legale (mancato in aula per due volte) era proprio 39.
Il PD ha voluto così marcare la netta contrarietà a una legge che esautora i comuni e mette in capo alle province la gestione delle reti idriche. Altro punto assolutamente non condivisibile, anche se dettato dalla legge nazionale,  è la netta preferenza per la gestione privata; quella pubblica (o in house) non sarà vietata, ma molto penalizzata.

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