La strada giusta verso Palazzo Marino

18 Dicembre 2010 di fabio pizzul

Il PDpoint di via Padova (sullo sfondo il ponte della ferrovia)

Nella via Padova delle polemiche e delle luci multietniche prima spente, poi adottate dalla Moratti, da ieri due nuove vetrine raccontano la voglia di cambiare passo e stile. Ha aperto i battenti il nuovo PDpoint, frutto della collaborazione tra una decina di circoli delle zone 3 e 9. Un punto di incontro, ristrutturato da un piccolo manipolo di volontari, che ambisce a erogare servizi, offrire opportunità di dialogo e promuovere un nuovo modo di vivere in via Padova. Sarà stata la bella neve di ieri a Milano, ma via Padova sembrava diversa da quella che ci hanno raccontato i media negli ultimi mesi.
Il Pdpoint (nome provvisorio, in attesa di idee che potete fornire anche voi) sarà aperto dal 9 gennaio tutti i giorni feriali dalle 17.30 alle 19.30 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12. I due piccoli locali di via Padova ieri non contenevano la piccola folla che si è radunata per l’inaugurazione. Un bel segnale, visto che erano presenti vari rappresentanti delle realtà che operano in zona, non ultimo il Centro di cultura islamica. Nel gelo di Milano, un caldo segnale di come, mettendo al bando le parole e le baruffe, si possa costruire gesti concreti che hanno un enorme valore simbolico e sono comprensibili a chi vive in città. Molto significativa anche la collocazione del nuovo PDpoint: a metà strada tra l’ingresso al Parco Trotter e la parrocchia di San Giovanni Crisostomo, due delle realtà più vivaci della via Padova che non vuole arrendersi al dogma della sicurezza intesa come controllo militarizzato del territorio.
La marcia di avvicinamento alle elezioni comunali ha bisogno di atti concreti come questo. Cambiano la città e convincono i cittadini sfiduciati più di tanti proclami e comizi.

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