Ha vinto l’Expo dei privilegi per pochi, ma la Regione ha scaricato le responsabilità sulla Moratti. A pochi giorni dal voto del Consiglio è già tempo di bilanci. Formalmente, la maggioranza ha lasciato al sindaco la decisione ultima sulle aree dell’Expo. Nella sostanza però, il documento che è stato approvato ha ribadito la linea proposta dal PD il 27 luglio e votata allora all’unanimità con il beneplacito di Formigoni: finito l’Expo le aree, riqualificate e riurbanizzate con i soldi dei cittadini, sarebbero dovute rimanere di proprietà pubblica, non tornare ai privati. Perché questo avvenisse sarebbe stato meglio che il pubblico acquistasse le aree su cui realizzerà l’Expo e non prenderle in prestito per poi restituirle, rivalutate e complete di infrastrutture, dopo l’esposizione universale del 2015.
Nel frattempo, il provvedimento presentato dal Partito Democratico in favore di nuovi finanziamenti alle piccole e medie imprese è stato rimandato, a causa dell’assenza in aula di molti del PDL e della Lega dopo l’ennesimo animato dibattito sulla caccia in deroga, che ha al solito alzato i toni e la tensione nelle stesse file della maggioranza, provocando l’evacuazione anticipata dell’aula. Peccato che tanta passione non venga spesa a favore di provvedimenti che favoriscano lo sviluppo e difendano il bene comune di tutti.
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