PARTE LA SCUOLA… SERVE CORAGGIO

13 Settembre 2010 di fabio pizzul

Dopo un’estate fitta di polemiche, parte ufficialmente il nuovo anno scolastico. Il ministro Gelmini parla di data storica perché da il via alla “sua” riforma. La realtà ci parla di una scuola in sofferenza, con organico ridotto, dirigenti scolastici che devono farsi carico di gestire più scuole (sabato sera ad Orzinuovi ho parlato con un dirigente che dovrà seguire 11 plessi!), risorse economiche sempre più risicate (agli stessi dirigenti non saranno più rimborsate le spese di spstamento da una scuola all’altra). Il malumore è evidente, ma non possiamo permetterci che tutto venga risolto con un’alzata di spalle e un’affermazione stile Brunetta del tipo: “così anche gli insegnanti impareranno a lavorare”.

L'inaugurazione della nuova scuola di Gessate

 La scuola è affare di tutti, non è solo un problema di chi ci lavora. Per questo ci vuole coraggio. Il coraggio di dire che è necessario investire sulla scuola per regalare un futuro al Paese. Il coraggio (anche economico) di far sì che ci siano giovani che decidono di investire nella loro formazione per diventare protagonisti, come docenti della scuola di domani. Il coraggio degli enti locali di creare le condizioni perché sul territorio esistano strutture adeguate per assicurare un livello adeguato di offerta formativa.
In questo senso, non mancano esempi virtuosi. E’ il caso del comune di Gessate (MI) che, contro ogni logica di bilancio, ha deciso di raddoppiare la struttura della scuola materna comunale per offrire una risposta all’aumento della popolazione locale. Ora Gessate può contare su una struttura di prim’ordine in grado di soddisfare, almeno dal punto di vista degli spazi, le necessità degli anni a venire. Certo, mancano ancora gli insegnanti e lo stesso comune dovrà farsi carico di due maestre per poter attivare due sezioni in più per quest’anno scolastico. Il segnale però è forte: bisogna investire sui giovani e sul futuro e chi ha il coraggio di farlo anche in tempi di ristrettezze economiche dimostra di aver colto la più vera sfida della politica, quella di non limitarsi a gestire il quotidiano, ma di guardare al futuro con occhi attenti e lungimiranti.
Una lezione che dovrebbe essere fatta propria da tutti coloro che si occupano di scuola.
Buon anno scolastico a tutti.

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