Una fiaccolata per unire e per dare coraggio ai cittadini (guarda il video).
Circa trecento persone, su invito del PD metropolitano milanese, hanno percorso ieri sera le strade di Cesano Boscone, nell’hinterland sud di Milano, per dire che non si può stare in silenzio. Lo sconcerto per quanto emerso dalle indagini sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia non può trasformarsi in paura e chiusura. In questo modo si farebbe il gioco di chi vuole l’ombra e l’oscurità per creare relazioni imbarazzanti e fare affari al di fuori delle regole.
Le tante fiaccole di Cesano Boscone hanno invitato i cittadini a guardarsi negli occhi, a fare e chiedere chiarezza nei rapporti con le istituzioni, a pretendere da chi ha responsabilità di governo trasparenza e responsabilità. Non bastano parole di condanna. Servono gesti che marchino la distanza delle istituzioni da chiunque voglia favori o scorciatoie per i propri affari. Mettere un argine al diffondersi della malavita organizzata (magari senza lupara, ma in giacca e cravatta) è interesse di tutti. Le tentazioni non mancano: perché dire no a chi ti propone un affare? Perché rifiutare un gentile contributo elettorale? Perché declinare l’omaggio di un pacchetto sicuro di voti? Domande apparentemente banali, che nascondono però la differenza tra una politica che intende il potere come gestione di interessi e politica che mette al centro l’interesse dei cittadini e della collettività.
Fare luce significa anche vigilare sui propri comportamenti: vivere il potere con arroganza non è un reato, ma è un segnale preoccupante di autoreferenzialità e di scarsa trasparenza. La cronaca di questi giorni chiede a tutti, politici e non, un supplemento di trasparenza e di forza nel denunciare, senza remore, tutto ciò che può andare al di fuori della legalità. Attendiamo gesti concreti in questa direzione e non solo parole per rassicurare riguardo la propria e altrui buona fede.
appena 300…ma quanti sono gli abitanti di cesano boscone…