La piazza davanti al Pirellone si è colorata di giallo questa mattina per la rumorosa e affollata protesta degli allevatori della Coldiretti, letteralmente inbufaliti (il termine non è casuale!) per l’ennesima proroga della scadenza del pagamento delle multe per lo sforamento delle quote latte. Gli allevatori si ritengono presi in giro perché si consente ai furbi che non hanno pagato e non vogliono pagare di farla franca ancora una volta, con buona pace dell’Europa che minaccia pesanti sanzioni (si parla di 1 miliardo e mezzo di Euro). Sul banco degli imputati la Lega che ha fortemente voluto che nel maxi emendamento alla Finanziaria (oggetto del voto di fiducia in Parlamento) ci fosse la malaugurata proroga.
Una delegazione della Coldiretti ha incontrato questa mattina la Commissione VIII del Consiglio (quella che si occupa di agricoltura) e successivamente il presidente Formigoni.
Carlo Franciosi, presidente di Coldiretti Milano e Lodi, ha spiegato con chiarezza in commissione le ragioni del disagio e della protesta.
“Solo se siamo tutti sullo stesso piano si potrà fare chiarezza, la proroga dei pagamenti mette in difficoltà gli onesti e favorisce chi non ha pagato e non vuole pagare, nonostante una rateizzazione a 30 anni”. Gli onesti, ha continuato Franciosi, si sono sfiancati a comprare le quote per produrre latte e hanno onorato anche il pagamento delle multe, ora lo Stato deve rispettare gli onesti che altrimenti rischiano di chiudere.
I numeri parlano chiaro: la Lombardia produce il 40% del latte italiano e le industrie lo acquistano, secondo un accordo del 2009, a 29/30 centesimi al litro ai produttori che chiedono di poter salire almeno a 40 centesimi per non andare in crisi.
La proroga delle multe non contribuisce a fare chiarezza e blocca, di fatto, la trattativa con Assolatte. A questo proposito, ha continuato Franciosi, “è stata pubblicata una pagina indegna da parte di Assolatte sui quotidiani di sabato”, una pagina che sosteneva come il prezzo del latte pagato agli allevatori in Italia sia superiore anche del 20% rispetto alle medie europee. Cosa falsa, secondo Coldiretti, con le aziende di Assolatte che comprano in Europa per poi spacciare quel latte come italiano.
Il Presidente dell’VIII Commissione Saffioti (Pdl) ha espresso apprezzamento e solidarietà agli allevatori e ha promesso l’impegno del suo partito per difendere il reddito degli allevatori. Le regole, ha detto Saffioti, giuste o sbagliate (sic!), vanno rispettate.
Solidarietà anche da PD e Udc, SILENZIO (molto rumoroso) DA PARTE DELLA LEGA.
Da consumatore abituale di latte crudo (quello che si vende direttamente nei distributori delle aziende) ho voluto essere questa mattina in piazza con la Coldiretti, anche perché lo spettacolo di una maggioranza che vota, su iniziativa della Lega, l’ennesima proroga a favore dei furbi di turno avrei voluto davvero che ci fosse risparmiato.
A spanne, direi che almeno l’80% degli allevatori lombardi, compresi quelli che erano in piazzo oggi, hanno votato Lega.
Forse è opportuno imparare a scegliersi meglio gli amici…
RAGIONI E LATTE DA VENDERE
21 Luglio 2010 di fabio pizzul
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