Il 13 luglio il presidente del Consiglio Regionale Davide Boni ha inviato una comunicazione riguardante la “dematerializzazione degli atti”.
La missiva recita:
In relazione all’attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 31 del Regolamento generale, l’Ufficio di presidenza ha approvato la deliberazione n. 142 del 9 giugno 2020 concernente le linee guida per la dematerializzazione degli atti e l’utilizzo della posta elettronica e il Segretario generale, con successivo decreto n. 999 del 29 giugno 2010, ha approvato un documento organizzativo per la dematerializzazione degli atti nel processo legislativo.
Traduco.
D’ora in poi gli atti e le comunicazioni del Consiglio verranno inviate solo per posta elettronica e non saranno stampate su carta.
Molto bene. Vi assicuro che la valanga di carta che riempie ogni giorno la casella del consigliere regionale è di dimensioni ragguardevoli. Eliminare, per quanto possibile, questo spreco è cosa buona e giusta.
Poche ore dopo, nella stessa casella di cui prima, trovo un volumozzo di 516 pagine intitolato “La Giunta ha fatto”. Il tomo raccoglie i lanci dell’agenzia di informazione della Giunta “Lombardia Notizie” da aprile a giugno 2010. Stampato internamente, il volume è stato consegnato a tutti gli 80 consiglieri e, presumo, a qualche altro destinatario. Poniamo ne abbiano stampate 100 copie (stiamo bassi!): numero totale di fogli utilizzati (516:2)x100 = 25600. Per dare un’dea, il numero equivale a poco più di 52 risme da 500 fogli.
Aggiungo che tutti i lanci di Lombardia notizie vengono recapitati quotidianamente (via mail) a ogni consigliere e settimanalmente raccolti in “LombardiaNotizie 7 – settimanale dell’Agenzia di Stampa della Giunta regionale”, fascicolo mediamente di una trentina di pagine realizzato da Arti Grafiche Fiorin Spa, azienda regolarmente aggiudicataria di un bando (rinnovato senza gara, come prevede una normativa europea) e stampatrice del bollettino della CdO.
Non vado oltre e mi scuso per essermi dilungato in dettagli di poco interesse.
La morale mi sembra evangelicamente fondata: non sappia la destra ciò che fa la sinistra.
O meglio: se il Consiglio dematerializza, la Giunta ama la materia concreta e rilancia sulla stampa.
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