SPULCIANDO IL RENDICONTO

10 Luglio 2010 di fabio pizzul

Il titolo è quanto di più burocratico possa esistere: “Documento tecnico di accompagnamento al rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2009”.
La mole è inquietante: 557 pagine.
La sostanza tutt’altro che poco interessante: si stratta del rendiconto finale del bilancio per il 2009, ovvero di quello che realmente Regione Lombardia ha incassato e speso nell’anno cruciale per la crisi economica.
Confesso di aver, per il momento, spulciato solo metà della documentazione, ma voglio ugualmente offrirvi qualche piccolo riferimento che considero possa solleticare in qualche modo il vostro interesse.

Regione Lombardia nel 2009 ha speso 105mila Euro (70mila + 35mila di residuo dall’anno precedente) per l’acquisto di targhe, coppe e per il conferimento di premi. Tanto? Poco? Non so, ma è una cifra che mi fa comunque impressione.

Nello stesso anno è partita l’applicazione della legge sui campeggi educativi, che prevede il finanziamento ai campeggi che rinnovino le loro strutture. Lo stanziamento a bilancio era di 300mila Euro, ma la Regione ne ha erogati solo 161.991. Questo significa che i nostri oratori hanno perso un’occasione importante per poter rientrare da spese che sicuramente hanno sostenuto per la gestione e il funzionamento dei propri campeggi. Scusate, ma mi sembra davvero folle non approfittare di queste opportunità.

Nel capitolo dedicato ai consorzi di piccole imprese leggo che la regione non ha assegnato ben 3 milioni e 352.516 Euro che aveva stanziato. Anche in questo caso, nel bel mezzo della crisi, mi pare si debba parlare di una vera e propria assurdità. Sarà colpa delle imprese che non riescono a consorziarsi (male ahimè ben diffuso anche in Lombardia), c’entrerà anche il fatto che magari i bandi erano un po’ complicati, ma che non si siano assegnate questo po’ po’ di risorse mi sembra davvero incomprensibile. E’ una sconfitta per tutti: le imprese in primis, ma anche la Regione.

Aggiungo altri due dati: 247mila euro su 418mila non erogati per Industria e PMI e 875.106 non spesi per campagne di infromazione dei consumatori. Questi soldi, ovviamento non spariscono, nè finiscono nelle tasche di chissà chi, ma possono legittimemente essere impiegati dalla regione per altre spese, nell’ambito delle stesse unità di bilancio.

Chiudo, come di consueto, con una riflessione più birichina.
Regione Lombardia difficilmente comuncia questi dati, perché preferisce che nell’opinione pubblica rimanga ben impresso il fatto che siano stati stanziati dei quattrini. Se poi li si utilizza o meno poco importa, l’effetto annuncio è già stato ottenuto.

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