Leggo con interesse sui quotidiani di oggi due notizie riguardo faccende di cui si è parlato molto.
Mi sembra utile sottoporle alla vostra attenzione anche perché possiamo assieme esercitare la memoria nel caso in cui ci fossero sviluppi imprevisti.
La prima faccenda è quella del Policlinico di Milano il cui patrimonio, ricorderete, sembrava in odore di cessione alla società regionale Infrastrutture Lombarde affinché lo valorizzasse (e sul significato esatto di questo verbo molti avevano dei dubbi).
Oggi leggiamo su “Il Giorno” che è stato raggiunto un accordo tra sindacati e Fondazione Policlinico che prevede il mantenimento del patrimonio immobiliare della Fondazione. La questione era stata oggetto di un’interrogazione urgente del PD in Regione. Ma la risposta era stata evasiva e incerta. Ora possiamo prendere atto delle intenzioni dell’Ente che confermano la necessità di non procedere alla vendita del patrimonio. Bene così.
La seconda questione riguarda il nuovo termovalorizzatore in provincia di Milano.
Udite, udite! Il presidente provinciale Podestà si è sbottonato e ha preso una sorta di impegno, almeno in ordine al Parco Sud.
Si leggo oggi su “Libero” un virgolettato di Podestà che, riguardo la decisa avversione degli amministratori locali della zona attorno a Opera, recita così: “Faremo di tutto perché si individui un’area diversa, possibilmente un’area dismessa, ma non è assolutamente vero che la realizzazione del termovalorizzatore distruggerebbe un parco. E’ importante invece far capire che la tecnologia oggi è tale per cui le emissioni sono inferiori a quelle di qualche macchina che tiene il motore acceso”.
Piccola domanda incidentale: i rifiuti da bruciare come ci arrivano all’impianto? Volando? Per portare al forno i rifiuti da bruciare servirebbero non meno di 60/80 camion al giorno. Contando l’andata e il ritorno saremmo di fronte a 120/160 passaggi al giorno il che significa (dando per buono un intervello notturno di 6 ore) un camion ogni sette/otto minuti in tutti i santi giorni dell’anno. Ditemi voi se questo non è inquinamento.
Prendiamo comunque nota anche della dichiarazione di Podestà e vedremo se la Provincia di Milano si assumerà la responsabilità di individuare il sito più adatto per il nuovo impianto, magari coinvolgendo un po’ di più gli enti locali eventualmente interessati.
PRENDIAMO NOTA…
4 Giugno 2010 di fabio pizzul
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