Ennesimo giro di walzer per l’Expo 2015.
Ieri in Regione è stata presentata quella che dovrebbe essere la definitiva (?) versione delle opere per l’evento del 2015. In un dossier di più di 500 pagine sono contenute le opere da presentare all’attenzione del Bie (riunione rinviata causa nube islandese) e si cominciano a delineare quelle che potrebbero essere le eredità permanenti per Milano.
Alla città dovrebbero restare un enorme parco definito lineare che congiungerà la Darsena all’area espositiva di Rho e una nuova sede RAI che molti definiscono già Saxa Rubra 2. A tutto questo sono da aggiungere, naturalmente, le nuove linee del Metro e le infrastrutture viarie.
Siamo all’ennesima versione del progetto. Speriamo sia quella definitiva e speriamo soprattutto che ci si metta subito al lavoro, altrimenti, come hanno sottolineato ieri alcuni esponenti del governo, il rischio è che non ci siano i tempi materiali per portare a termine quanto ipotizzato.
Prendiamo atto del mega parco: ogni metro di verde guadagnato è una cosa buona, ma attendiamo di capire come possa veramente diventare un’area utilizzabile per i cittadini.
Quanto alla nuova sede RAI, speriamo che alla sua costruzione si accompagni una vera riqualificazione della struttura ambrosiana della TV di Stato. Milano è diventata negli anni sempre più periferica e non so se l’esistenza di una nuova struttura potrà da sola supplire al declino del glorioso centro di produzione milanese.
I tempi, come dicevamo, sono stretti; che si cominci dunque a lavorare.
Ultima domanda: che fine ha fatto il tema dell’Expo: nutrire il pianeta?
Al di là delle necessarie e fondamentali opere infrastrutturali, è su questo che la cittadinanza potrebbe venire coinvolta entusiasmata.
Sperando di aver assistito davvero all’ultimo giro di walzer per il progetto, attendiamo allora notizie sui contenuti.
EXPO: ULTIMO GIRO DI WALZER?
20 Aprile 2010 di fabio pizzul
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