Fino a sabato Milano ospita, presso l’Università Cattolica del Sacro cuore, la Conferenza Organizzativa e Programmatica della ACLI nazionali.
Andrea Olivero, presidente nazionale dell’associazione, ha introdotto i lavori proponendo interessanti riflessioni su rapporto tra politica, territorio e società.
Mi lascio interpellare da quano sentito e rilancio qualche passaggio del discorso di Olivero.
“Di fronte a un individualismo sempre più accattivante, capace di ammantare di valore anche l’egoismo, dobbiamo in ogni modo far riscoprire la forza dei legami comunitari, del’impegno sociale condiviso, della partecipazione quale prima e fondamentale base della democrazia”… “Il territorio diviene così il primo spazio della nostra nuova sfida sociale, ma di esso noi non vogliamo essere i guardiani, quanto piuttosto i custodi”.
Mi paiono parole stimolanti, soprattutto perché pronunciate a Milano e in Lombardia, una regione che rischia di diventare il simbolo di un individualismo eletto a stile di vita dominante.
Importante anche il richiamo al territorio inteso non come luogo da difendere, ma come realtà da abitare e custodire. Un verbo, quest’ultimo, che richiama la responsabilità personale di chi sceglie di vivere in un territorio e di condividere in esso le relazioni con gli altri.
Scorgo in queste parole prospettive interessanti anche per l’impegno politico su un territorio ricco e generoso come la Lombardia. E una responsabilità: quella di valorizzare realtà vitali, come le ACLI, capaci di tessere legami e costruire condizioni per costruire un futuro più coeso e capace di non abbandonare nessuno.
Mi rendo conto che questo “post” rischia di suonare come una sorta di riflessione a voce alta su elementi che dovrebbero quasi essere considerati scontati, ma talvolta è importante che ci vengano richiamati i fondamentali di una buona convivenza.
Ringrazio le ACLI e il loro presidente per questa opportunità.
P.S.
Olivero è sceso anche nel concreto e ha invocato tre riforme: lavoro, fisco (per la famiglia) e terzo settore. Il ministro della Giustizia Alfano ha detto che il governo condivide in tutto le richieste delle ACLI e sta già lavorando. Con gli amici aclisti vigileremo affinché non siano le solite vuote promesse.