Se avete tempo e voglia, potete ascoltare, cliccando sul link qui sopra, quanto dichiarato questa mattina dal presidente uscente di Regione Lombardia Roberto Formigoni in un’intervista a Radio Marconi.
Formigoni mi accusa di non aver detto nulla sulla prolusione del cardinal Bagnasco perché imbarazzato dal fatto che il PD è totalmente in disaccordo con quanto dichiarato dal Presidente della CEI.
Mi permetto di segnalare, senza voler entrare in polemica con Formigoni, come sulla Prolusione io abbia immediatamente pubblicato un post su questo blog, rilasciato un’intervista al “Riformista” (pagina 4 del numero di ieri) e risposto alle domande di Paolo Nizzola a “Presa diretta” su Telereporter (ieri sera alle 23.15).
L’attuale presidente della Regione fa anche riferimento alla mia posizione di responsabilità in “una certa parte del mondo cattolico”. Mi pare utile ricordare che non ho più alcun ruolo (se non quello di semplice socio) nell’Azione Cattolica, associazione molto rigorosa nella difesa della propria autonomia e nella vigilanza sulle incompatibilità.
Ribadisco di aver letto con grande interesse e attenzione TUTTA la Prolusione del cardinal Bagnasco (consiglio di farlo anche a Formigoni, senza limitarsi alle semplificazioni giornalistiche) e di avervi tratto molti spunti di riflessione per quello che mi accingo a fare, ovvero tentare di essere umile testimone della fede nel complesso mondo della politica mettendomi, per quanto sono capace, al servizio del bene comune.
Non mi permetterei mai di usare le parole del Cardinale presidente per sostenere la mia campagna elettorale o per giudicare come non plausibile l’impegno di altri cattolici in formazioni politiche diverse da quella in cui sono candidato.
Ciascuno, comunque, è libero di usare come crede gli interventi del Magistero e di proclamarsi cattolico con lo stile che preferisce.
Ritengo che la lettura integrale della Prolusione potrebbe comunque consentire al candidato presidente qualche opportuna riflessione in merito ai suoi compagni di viaggio e alla sua azione di governo.
Auguro la miglior fortuna a Formigoni (forse già sulla strada della beatificazione) e lo ringrazio per l’inaspettata (anche se non molto garbata) attenzione che mi ha riservato questa mattina.
Conviene sottrarsi- da subito – al giochino del “chi è più cattolico di chi”. Tanto, chi si sente rappresentato da un cattolico alla Formigoni non si sentirà mai rappresentato da un cattolico alla Puzzul, e viceversa. E anche i cattolici, quelli che sanno stare in piedi da soli, non aspettano le classifiche del card. Bagnasco per scegliere da cittadini (cattolici) chi lavori a nome – e col sostegno – loro a quello che loro giudicano il bene comune (card. Bagnasco permettendo, ma anche no).
Non sono religioso ma apprezzo lo spirito cattolico che manifesti senza preclusioni e con spirito laico.
ritengo veramente squallido il comportamento dello spero ex presidente…. di regione lombardia: mi chiedo se questo sia lo stile invocato dalla CEI nel confronto tra cattolici in politica!
Gianluigi pizzi
Grazie Fabio, per aver dimostrato cosa significa aver rispetto per la religione, grazie per aver scelto di entrare in politica. Un saluto, Patrizia
quando qualcuno (non l’ho ancora trovato) mi spiegherà le motivazioni per cui un cattolico si presenta in un partito di sinistra, che ha tra le sue “corde” originarie la negazione del cristrianesimo, e non ha certo a cuore alcune posizioni richiamate dalla Chiesa (vd.posizione su aborto,eutanasia,famiglia) allora potrò pensare in altro modo.
apriti walter, apriti e quel “qualcuno” che ti può spiegare, lo hai già trovato: sei tu stesso.
Ti sembra plausibile correre a fianco di chi appoggia aborto,eutanasia,famiglie “libere”, no a scuole non statali,no a fatti come ad esempio Dote scuola, Buono scuola (per Tua conoscenza non ne fa uso solo la scuola cattolica, ma ad esempio l’Istituto RINASCITA in zona Quarto Oggiaro, che usufruisce da tempo di questo,),no ad iniziative che nascono dal basso, dalla gente ma vuole che sia SOLO lo stato che determina e regola le iniziative;dove passa la sussidiarietà di cui parla tanto il Cardinale Tettamanzi, solo da una raccolta di fondi ( tra l’altro totalmente inferiore alle aspettative della Curia stessa)?. Se sono io che devo spiegare a me stesso allora sono sicuro della scelta che faccio ogni giorno, che si affida ad un Uomo che è andato in croce per ognuno,e che risorge ogni momento, abbracciando la nostra umanità e che chiede solamente di lasciarlo abbracciare il nostro limite.
Ciao e Buona Pasqua !