GIOVANI: UN FUTURO DA COSTRUIRE

26 Marzo 2010 di fabio pizzul

Viviamo in una società in cui non c’è spazio per i giovani.
Precarietà, mancanza di prospettive certe, scarso ascolto, poche opportunità di valorizzare le qualità e sostenere le fragilità.
Tutto pare oggi andare contro l’assunto (quasi banale) che il futuro si costruisce grazie alle nuove generazioni.
Anche quando si parla di famiglia si tende a dimenticare che, oltre al necessario (e fin qui largamente disatteso) sostegno economico e fiscale, è importante promuovere e valorizzare il ruolo educativo e sociale della famiglia.
Ne abbiamo parlato ieri sera al Circolo della Stampa di Milano con la presenza degli Enti di promozione sportiva (in particolare UISP e CSI) e un interessante intervento dell’on. Rosi Bindi.
La politica non potrà certo risolvere da sola la questione giovanile, ma ha la responsabilità di creare le condizioni perché ci sia un vero dibattito sul tema di quella che un tempo sarebbe stata definita la “questione giovanile”.
I giovani paiono rifugiuarsi in un “altrove” fatto di realtà virtuale e solitudine, ma sono molto più presenti e attivi di quanto voglia far pensare un mondo adulto che pare avere tutto l’interesse a tenerli lontani.
Non so se e con quanto entusiasmo i giovani andranno a votare domenica e lunedì. So però che è necessario inaugurare anche in Lombardia un nuovo tempo in cui i giovani possano davvero essere ascoltati e valorizzati.
Qualche esempio?
La scuola: la nostra regione ha un indice di scolarizzazione che si va abbassando e questo non è accettabile.
Il tempo libero: mancano luoghi e politiche di aggregazione.
Il progetto di vita: altro che bamboccioni, i giovani rischiano di dover affrontare un percorso pieno di ostacoli e di incertezze.
Non basta dire che c’è qualche giovani in lista.
E’ importante tornare a progettare una società che facciua davvero spazio a chi ha testa e cuore per immaginare un futuro che non sia solo fatto di interessi individuali e steccati.

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