Quello che sta accadendo in questi giorni al Lambro mi pare fotografi bene la situazione che abbiamo vissuto e stiamo vivendo in Lombardia.Un incredibile e criminale gesto vandalico (possiamo anche chiamarlo attentato come ha fatto Formigoni) ha provocato un disastro ecologico che ha colpito un fiume per molti versi già moribondo.Q
Quali sono state le reazioni?
Formigoni si scaglia contro gli ignoti autori (e fa bene) e promette però subito che entro il 2015 il Lambro sarà balneabile.
Bertolaso annuncia che l’inquinamento praticamente è stato debellato grazie al pronto intervento delle squadre di emergenza e certifica che non c’è ormai alcun problema.
L’assessore Maullu atterra con l’elicottero per partecipare a una manifestazione composta da gente arrivata a piedi o in bicicletta.
I rappresentanti della Regione, ad ogni livello, continuano ad affermare che l’intervento è stato tempestivo e che l’istituzione non ha nulla da rimproverarsi.
Insomma: tutti si affrettano a sottolineare l’efficienza di Regione Lombardia e a minimizzare l’accaduto.
Forse non saremo di fronte a un disastro ambientale epocale, ma la sensazione è che in queste ore ci si sia più impegnati a giustificarsi e a difendersi che ad approfondire quello che realmente è accaduto.
Mi sarebbe piaciuto un altro atteggiamento, magari un appello affinché tutti ci si renda protagonisti di una rinascita del Lambro.
La Regione (e così qualunque istituzione) senza la collaborazione dei cittadini e di tutti gli attori presenti sul territorio non risolverà mai nulla o riuscirà a fare ben poco.
Ovvio che sotto elezioni si cerchi prima di tutto di evitare danni di immagine, ma l’impressione è che questo sia uno stile ordinario di chi ha governato negli ultimi 15 anni la Lombardia.
Forse è tempo di cambiare.